Mentre Dario Tomasello continua ad esercitare la professione di docente universitario, compresa la presenza nelle commissioni per gi esami di accesso ai dottorati di ricerca dell’università di Messina, torna a far discutere lo scandalo del plagio dei libri del professor Giuseppe Amoroso.
L’inchiesta si è spostata a Roma, dove la Procura ha acquisito le carte. Cade l’accusa di truffa ma non il plagio e la violazione del diritto d’autore.
Oltre ad Amoroso, tra le parti offese ci sono il Miur e il professore Fontanelli che all’epoca fece scoppiare lo scandalo.
Ricordiamo che al centro della vicenda ci sono dodici libri grazie ai quali Tomasello riuscì ad abilitarsi come ordinario di letteratura italiana contemporanea a discapito di Fontanelli che non la ottenne.
Nel 2015 la commissione che lo aveva abilitato si è riunita, ma non ha potuto rideterminare il giudizio perchè erano ormai passati due anni dall’abilitazione.
Fu a febbraio del 2016 che il Miur con una commissione tecnica presieduta da Tulio De Mauro confermò la presenza di copiature nei testi di Tomasello.
Una vicenda che ha certamente penalizzato e messo in ridicolo il valore scientifico dell’Ateneo.