Sono ripartite le indagini su Denise Pipitone, la bambina di Mazara del Vallo scomparsa il primo settembre 2004. Scomparsa quando non aveva ancora compiuto 4 anni, il 26 ottobre compirà 18 anni. Tra le prime ipotesi degli inquirenti quella che la piccola fosse stata rapita dalla sua sorellastra Jessica per motivi di vendetta e gelosia: ma la ragazza è stata definitivamente scagionata lo scorso anno in Cassazione.
A parlare delle novità che riguardano un Dna è Barbara d’Urso durante un servizio andato in onda a ‘Pomeriggio 5’. “Pare che le indagini dei Ris di Messina si stiano concentrando sulle impronte digitali prelevate nei luoghi che Denise frequentava”, ha detto l’inviata aggiungendo che “in particolare si parla di alcune minuscole impronte di polpastrelli“. “Però da queste impronte di polpastrelli, grazie alle nuove tecniche sofisticate che all’epoca non c’erano, è possibile estrarre il Dna della persona a cui appartengono – ha sottolineato l’inviata – questo rappresenterebbe una svolta” perché si potrebbero capire gli ultimi spostamenti della piccola subito prima di scomparire. (adnkronos)