di Marina Pagliaro – “Abbiamo sentito rumori e schiamazzi e abbiamo capito che stava accadendo qualcosa. Erano le due di notte e qui resta sempre qualcuno di guardia. Appena abbiamo aperto la porta per capire erano già scappati via. Era un gruppetto di più persone a piedi ma non siamo riusciti a vederli in faccia. Sono scappati velocemente”. Sguardo lucido ma nonostante tutto sereno quello di Omar uno dei ragazzi ospitati nella sede dell’ex Hotel Liberty di via I settembre dove stanotte ignoti hanno gettato della vernice rossa sulle scale degli ingressi e sulle porte.
“Non siamo razzisti ma lo facciamo per Messina”: queste le parole del biglietto che hanno depositato sulle scale per “spiegare” il vile gesto razzista che ha accompagnato la loro intimidazione e su cui adesso indagano la Polizia e la scientifica, allertati dagli stessi ragazzi del centro subito dopo l’accaduto. “Non abbiamo affatto paura – continua Omar – Non era mai capitato niente di simile prima d’ora, ma oggi continuiamo a stare tranquilli”. Stesso gesto, questo, ripetuto probabilmente dagli stessi responsabili anche alla caserma Gasparro da cui ieri mattina sono partiti i pullman con i migranti della Diciotti diretti verso Rocca di Papa. “Abbiamo ripulito le porte e le scale e continuato a fare quello che facciamo ogni giorno – conclude Omar prima di rientrare nella struttura lasciando, nonostante tutto, le porte fiduciosamente aperte – Non ci spaventiamo di niente”.