Il plesso dell’ Orto Botanico, la facoltà di Magistero e la Casa dello studente sarebbero di proprietà del Comune: lo ha dichiarato il sindaco Cateno De Luca scrivendo che “da un lato il comune paga circa 1,5 milioni di euro annui di fitti passivi. Dall’altro il comune concede gratuitamente all’università di Messina tre immobili dal valore di oltre 1 milioni di euro l’anno di locazione. Una cosa comunque è certa: chi usa i beni comunali da gennaio 2019 in poi deve pagare oppure li restituisce al legittimo proprietario”.
A dare sostegno alle conlcusioni del Sindaco è il dirigente Castronovo, che in un documento elenco lo stato patrimoniale degli immobili, specificando ad esempio che nel 2014 l’università non consentì l’accesso agli atti catastali proprio in riferimento all’area dell’Orto botanico.
“Data la situazione economica dell’Ente – sollecita il dirigente – il Comune dovrebbe esercitare azioni di tutela e messa a frutto del cespite”.
Non si è fatta attendere la risposta del Rettore Cuzzocrea, che pare altrettanto sicuro di se ma non ha ancora messo a disposizione le “carte”, indirizzando alla stampa una nota in cui si dice disponibile al confronto con il Sindaco, ritenendo di avere piena titolarità sugli immobili.
“Premetto che, per quanto mi riguarda – scrive Cuzzocrea – i rapporti con l’Amministrazione comunale sono stati e continuano ad essere di piena collaborazione e non è in atto alcuna ‘guerra’L’Ateneo è a servizio della città e opera nella convinzione che la sua presenza contribuisca allo sviluppo del territorio. In questa prospettiva, Unime si è sempre dimostrata pronta anche a colmare carenze di altri enti.
A titolo esemplificativo, va ricordato che per garantire la mobilità degli studenti, l’Università spende annualmente oltre un milione di euro per propri servizi di trasporto, così da supplire a lacune dei servizi pubblici. Ciò premesso, ribadisco di essere pienamente disponibile al confronto anche sulla vicenda dei beni immobili, su cui ovviamente l’Ateneo ritiene di avere piena titolarità. Le carte che lo dimostrano sono a disposizione del Comune di Messina”. (Pal.Ma)