di Marina Pagliaro – Riscoprire la storia di Messina e la centralità dello Stretto per la storia internazionale. Ancora una volta si rinnova con questo spirito l’appuntamento con “Lo Spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina” arrivato quest’anno alla decima edizione. Questa mattina al Palazzo della Dogana, alla presenza delle autorità militari, è stata presentato da Enzo Caruso, direttore artistico e coordinatore della manifestazione, da Nino Principato, autore della sceneggiatura, da Fortunato Manti, presidente dell’Associazione Aurora, ideatrice dell’evento, da Carmelo Recupero, coordinatore del Palio delle contrade, e dagli Assessori Pippo Scattareggia, Dafne Musolino ed Enzo Trimarchi, il calendario di appuntamenti che rientrano nella rassegna che si terrà dal 7 all’11 agosto. Un programma che si arricchisce quest’anno di diverse novità nel segno di una politica del mare volta ad avvicinare sempre più i messinesi allo Stretto. “Messina è stata metafora del mondo e lo sbarco rievoca proprio la centralità che la nostra città ha avuto in una battaglia come quella di Lepanto – ha spiegato Nino Principato – Dal 1903 non si svolgeva più la manifestazione ma da dieci anni e con tanti sforzi siamo riuscita a portare avanti la tradizione”.
Il corteo storico sarà quest’anno composto, oltre che dalle unità navali della guardia di finanza, della capitaneria di porto, dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della questura, anche dalle imbarcazioni della Lega Navale di Messina e di S.Alessio, dell’Istituto Nautico, della Guardia Costieri Volontaria, del Rimorchiatore Picciotto-Capieci. Parteciperanno anche sei imbarcazioni storiche a “Vela latina” della Marineria Messinese e Catonese. A fare il suo ingresso nella manifestazione di quest’anno la Feluca “Zeus” della Famiglia Mancuso su cui quest’anno viaggerà Don Giovanni d’Austria, interpretato dall’attore Umberto Vita, che è stato protagonista della Fiction di Rai Uno “Questo nostro amore – Anni ’80”.
Lo sposalizio del mare avverrà con il coinvolgimento del Sindaco Cateno De Luca che, a bordo del Pattugliatore della Guardia di Finanza, lancerà un anello in mare come simbolo di nuova alleanza di Messina con il suo porto. A far da padrini alla manifestazione quest’anno Pietrangelo Pettenò rappresentante della città di Venezia, e Cristos Salamuras per la città greca di Lepanto. La partenza dalla scalinata di Palazzo Zanca avverrà alle 17.30. Contestualmente anche quest’anno si svolgerà il Palio “Don Giovanni D’Austria” organizzato dalla Lega navale di Messina e coordinato da Carmelo Recupero. Le storiche contrade marinare di Messina si contendono il trofeo che rimane in possesso per tutto l’anno della contrada vincitrice. “Il palio è espressione della genuina cultura del male – ha detto Carmelo Recupero – Una tradizione che dal 2005 a oggi continua a coinvolgere tutti i circoli di Messina per 5 km di costa”. Giudice di gara sarà Giovanni Currò.
Inserite sempre nell’ambito delle manifestazioni in ricordo dello sbarco di Don Giovanni d’Austria anche la mostra d’Arte Contemporanea “Cuore Mediterraneo. Il mare sa tutto, il mare ha visto tutto” curata da Luigi Mondello che è stata inaugurata questa mattina al Salone della Borsa della Camera di Commercio e che rimarrà aperta fino a giorno 11 agosto dalle 9 alle 13. Venerdì 10 agosto sarà possibile inoltre visitare il monastero di S.Placido Calonerò dove il momento scenico “Il Senato messinese annuncia l’arrivo di Don Giovanni d’Austria, figlio di Carlo V” riproporrà il momento storico a partire dalle 18 grazie alla Compagnia Rinascimentale della Stella, alle Associazioni Marduk e Aurora. Subito dopo sarà anche presentato il libro “Mamma, li Turchi!” di Andrea Bambaci e Nino Principato.
“Messina deve recuperare la sua memoria – ha chiosato l’Ass. Dafne Musolino – Questo lo può fare anche a questi eventi che fanno capire la centralità che tutt’oggi il porto della nostra città ha”.