A cinquant’anni dalla morte di Salvatore Quasimodo, il commissario straordinario della città metropolitana di Messina Filippo Ribaudo ha chiesto alla Regione di ricomprare i cimeli venduti all’asta nel 2005 per 100 mila euro dal figlio Alessandro, attore e regista: si tratta in particolare della medaglia d’oro consegnatagli a Stoccolma nel 1959, venduta insieme con il diploma di laurea e il ritratto ufficiale dell’evento.
Con una delibera inviata al governatore della Sicilia Nello Musumeci e all’assessore ai Beni culturali, Sebastiano Tusa, Ribaudo ha chiesto alla Regione di comprare il prezioso cimelio e affidarlo all’Archivio Quasimodo, presso la Galleria d’arte moderna e contemporanea di Messina.
Il prezioso riconoscimento è ora in possesso della società numismatica di Matteo Cavederi, un fiorentino che raggiunto al telefono da Filippo Ribaudo si è detto disponibile a trattare un eventuale aquisto.
A tendere la mano a Ribaudo ci sarebbe l’assessore Sebastiano Tusa, l’archeologo che ha legato il suo nome alla nascita della Sovrintendenza del Mare, e che dalle pagine del Corriere della Sera fa sapere che «Alla richiesta bisogna prestare la massima attenzione, anche se le condizioni di cassa non ci permettono di sostenerla subito, ma potremmo costituire un consorzio di pubblici e privati per arrivare alla cifra necessaria, aprendo da ora la trattativa».