Di Clarissa Comunale – sono i colori del mare, della terra e del sole quelli che fuoriescono dalle tele di Marta Cutugno, artista, pianista e musicologa, che ha inaugurato il suo primo vernissage al Nebe CoffeeBook, fruibile fino all’1 agosto, dal titolo “Mad’Ama”.
Sono piccole e grandi tele, sono forme geometriche e giochi di colore i lavori di Cutugno che raccoglie per la prima volta la sua produzione pittorica dal 2014 ad oggi, mossa dal “sentiero della necessità” che spera la porti lontano.
È la poliedricità ad emergere dalla sua arte: le forme simulano note musicali e chiavi di violino, ma riecheggiano anche una forte sensibilità femminile, materna, dolce come le onde del mare che a volte emergono e scompaiono tra i suoi pennelli. La stessa poliedricità che scaturisce dalla scelta di adottare tecniche miste: increscespature e pennellette leggere, altre profonde, tratti decisi e altri accennati, sono rivelatori di un’arte che, secondo qualche spettatore, sembra “francese”.
È la vita ciò che muove l’espressione artistica di Cutugno, come l’albero dai fulgidi rami che prende forma dall’occhio vigile e curioso in “Magnolia” (2014), come la composizione senza titolo che appare come un’onda, una notte stellata o addirittura l’utero materno, di quella maternità che è segnata dallo spessore della sua presenza, della vivacità del suo calore.