Dopo l’approdo, martedì 23 aprile, della nave della Marina Russa, Azov (A30B) e l’incontro a Palazzo dei Leoni tra il presidente della Provincia regionale di Messina, Nanni Ricevuto, il commissario straordinario, Luigi Croce, il comandante dell’imbarcazione, Oleg Maltez e la delegazione della Fondazione di Sant’Andrea Apostolo, presieduta da Vladimir Yakunin, si è svolta mercoledì 24 la cerimonia d’intitolazione del largo dei Marinai Russi, tra il viale Boccetta e la via Vittorio Emanuele.
L’evento, che ha visto anche la scopertura del busto dedicato all’ammiraglio Fedor Fedorovic Usakov, padre spirituale dei marinai russi, ha voluto così rendere omaggio a chi per primo, all’indomani del terremoto che devastò Messina, il 28 dicembre 1908, prestò soccorso alla città.
«Una nuova testimonianza di unione tra la città di Messina e la Russia», ha commentato il commissario straordinario, Luigi Croce. «Il popolo russo», ha continuato, «deve essere fiero del gesto fraterno che spinse gli equipaggi russi a venire in aiuto della città, colpita dalla strage che provocò più di 80mila morti, nonostante vi fosse ancora il pericolo di nuove scosse di assestamento. Migliaia di vite furono salvate grazie al loro intervento». Presente anche il presidente della Provincia regionale di Messina, Nanni Ricevuto, che ha ricordato come quasi un anno fa, il 9 giugno scorso, dall’azione sinergica delle Istituzioni messinesi e dei Consolati russi sia stato possibile, a distanza di 104 anni, celebrare l’eroismo degli «angeli del mare», come sono stati definiti i membri dell’equipaggio russo, con il monumento realizzato in loro onore.
«E’ stata scolpita una testimonianza di immensa gratitudine nei confronti del popolo russo. Sono stati impiegati tutti gli sforzi necessari per portare a termine l’intitolazione di questo largo, a pochi passi dal punto in cui la nave russa fece il suo approdo». Lunghi applausi hanno accompagnato la scopertura della targa e del busto e la loro benedizione, con rito cattolico e ortodosso. Gli inni nazionali, russo e italiano, eseguiti dalle rispettive bande, hanno fatto da cornice alla sistemazione delle corone d’alloro poste ai piedi del busto dell’ammiraglio Usakov e del monumento dei marinai russi.
Mercoledì, inoltre, nel corso della conferenza stampa dal titolo “Messina-Russia: tre secoli di relazioni“, tenutasi nel Salone degli Specchi della Provincia, è stato sottoscritto un accordo, tra il dipartimento delle Civiltà antiche e moderne e l’Università statale di Mosca di M.V. Lomonosov, per l’istituzione di un centro di certificazione – l’unico del sud Italia – della lingua russa, la Trki. L’accordo, frutto dell’impegno e degli sforzi del Console generale a Palermo, Vladimir Korotkov, rientra nell’ambito delle iniziative del Festival della Primavera russa e ha lo scopo di favorire la diffusione della lingua e della cultura russa nel mondo.