«Bisogna ripartire da noi cittadini, dalla nostra identità, dalle radici del nostro patrimonio storico, culturale e paesaggistico per far rifiorire Messina all’insegna della bellezza». Si compone di 10 punti principali il progetto di Luca Fiorino per fare della cultura un motore portante per la crescita sociale ed economica della città.
Attore e regista 39enne, nonché collaboratore artistico della Direttrice Artistica sezione Prosa del Teatro di Messina, l’assessore designato della Giunta di Gaetano Sciacca (M5S) inizia il suo percorso formativo diplomandosi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi. Il primo traguardo di un percorso che lo porterà ad incontrare alcune tra le personalità artistiche più importanti d’Europa, esibendosi sui palcoscenici più prestigiosi della città e di tutta Italia, con varie esperienze anche al cinema e in tv. Nel suo curriculum anche varie collaborazioni artistiche e didattiche con numerose organizzazioni umanitarie non governative.
«La priorità assoluta – racconta Luca – è garantire a tutti l’accesso alla cultura, accrescendo la diffusione di eventi gratuiti o a prezzi popolari, magari tramite delle apposite convenzioni, con appuntamenti settimanali che coinvolgano anche i più piccoli. Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie e di specifici supporti multimediali, inoltre, è nostro dovere coinvolgere attivamente anche i cittadini disabili, cercando al contempo di valorizzare le periferie, mettendole in rete con le scuole e le istituzioni culturali della città, istituendo dei “presidi culturali” in ogni circoscrizione».
È “condivisione” la parola chiave dell’assessore designato di Sciacca, che punta sulla messa in rete dei beni comuni tramite un regolamento trasparente sulla gestione degli immobili confiscati alla mafia e degli spazi dismessi, con una scrupolosa cernita dei luoghi da destinare all’uso collettivo.
«La cultura non può e non deve essere un valore fine a se stesso. Per questo è fondamentale promuovere dei percorsi di sensibilizzazione al rispetto reciproco, con eventi che favoriscano l’aggregazione e la crescita dell’intera comunità. Compito della nuova amministrazione sarà inoltre quello di istituire un dialogo costante e sempre aperto con le culture di diversa provenienza, dalle più vicine alle più dissimili», spiega Fiorino, per il quale è di fondamentale importanza creare degli itinerari turistici comunali che valorizzino le risorse storico-artistiche, paesaggistiche, naturali ed etnogastronomiche della città, partendo da urgenti interventi di recupero di luoghi simbolici come la Cittadella fieristica, villa Dante, i forti umbertini, villa Mazzini e il parco Aldo Moro.
Un progetto, finalizzato alla creazione di un unico “palcoscenico cittadino a cielo aperto”, che non può prescindere da una programmazione economica capillare, che abbia come primo obiettivo quello di intercettare e incrementare l’utilizzo dei fondi regionali, nazionali ed europei destinati alla cultura (come ad esempio i fondi APQ, “Europa creativa”, “Sensi contemporanei”, ecc.). «A tal fine – commenta Fiorino – è nostro intento istituire un apposito ufficio, a servizio del cittadino, delle aziende e delle realtà operanti nel settore culturale».
«Non dimentichiamoci, infine – conclude l’attore e regista – l’importanza della “promozione”, con l’ideazione di un piano di marketing volto a fidelizzare l’utenza, coinvolgendo anche turisti stanziali e crocieristi».
Due le strategie principali:
– l’accorpamento, in un unico percorso turistico culturale, del museo provinciale, del museo comunale e del museo regionale;
– la creazione di una piattaforma digitale che sia un contenitore di tutta l’offerta culturale cittadina, “realizzando così un comodo, immediato e sempre aggiornato punto di riferimento di informazione e comunicazione delle attività culturali presenti sul territorio”.