La zona di Capo Peloro inserita nel progetto “M.A.S.T.E.R. Misure Anti Strascico – Tutela e Ripopolamento” volto a valorizzare, preservare e ripristinare l’equilibrio naturale della fauna e della flora marina anche attraverso l’installazione di elementi fissi o mobili nella tutela della biodiversità dello Stretto. Si è oggi pronunciato così il Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea in favore di una richiesta che nasce dalla lotta portata avanti dal consigliere della VI circoscrizione Giuseppe Sanò che lo ha annunciato attraverso la sua pagina Facebook. “La nostra battaglia più importante, combattuta in questi 5 anni, – si legge – ha superato lo scoglio più importante e sono fiero ed orgoglioso di condividere con voi questa risposta tanto attesa, che non mi vergogno a dire, ho accolto tra le lacrime. Presto daremo il nostro contributo per contrastare la pesca illegale nel sottocosta”.
Grazie ai 370 mila euro che il progetto MASTER ha ottenuto dalla Regione Sicilia verranno realizzate due tipologie di opere strutturali sott’acqua. Innanzitutto gli STOP-NET ossia dei dissuasori antistrascico permanenti che grazie a degli uncini rivolti verso l’alto strapperanno le reti a strascico gettate dai pescatori che contravvengono al divieto di effettuare la pesca con rete.
Altro intervento stanziato grazie al bando è quello di aree di ripopolamento che grazie a reti sostenibili per l’ambiente marino garantiranno la presenza in mare di zone di accelerazione della riproduzione della fauna marina. Questo è il primo progetto di questo tipo presentato in tutta la Regione e si estende non soltanto nell’area di Capo Peloro ma comprenderà i fondali fino a Capo Rasocolmo.