“Non credo che Messina abbia bisogno di un medico e neanche di una serie di promesse su soldi che improvvisamente, come per incanto, si ritrovano da destinare ad un Meridione che soffre da oltre cent’anni”, così la Presidente del Consiglio Comunale e candidata sindaco con la lista “LeAli-Progetto per Messina”, Emilia Barrile, all’indomani dell’evento tenutosi al Palacultura in sostegno del Prof. Dino Bramanti, in merito alle affermazioni del Presidente del Parlamento Europeo.
“Ho appreso dalla stampa che l’On. Tajani starebbe pensando all’istituzione di un fondo di 20 miliardi da destinare al Sud per le grandi opere. E, sempre dai giornali, scopro che il Professore Bramanti avrebbe chiesto -da un palcoscenico- al Presidente della Regione di (cito testualmente) “tornare insieme nelle baracche”. Ma perché, quando mai ci sono stati, al di là della sfilata per cercare voti? Ebbene, tra chi promette soldi e chi garantisce posti di lavoro, non posso che provare una sorta di fastidio per le continue prese in giro di una politica che tratta i cittadini come sciocchi pronti a bersi la qualunque. Perché se è vero che la politica è servizio e che l’intenzione di dare uno slancio al Mezzogiorno c’è, sarebbe il caso che si passasse dalle parole ai fatti. Al Governo chi c’è e chi c’è già stato del resto? Non mi pare che le dimostrazioni di interesse per la nostra terra siano state così palesi. In ultimo, ribadisco, a Messina non serve un bravo dottore, come sostiene Tajani, ma una persona che conosca la macchina amministrativa e, curriculum alla mano, non mi sembra che tra i candidati siamo in molti a possedere questo requisito”, conclude Emilia Barrile.