Arcigay Messina, “no alle candidature di genere. L’outing non è un vessillo”

Rosario Duca

L’outing è da sempre la forma più becera ed irrispettosa nei confronti di chiunque. Ancora peggio quando viene barbaramente utilizzato per strumentalizzazioni o per porre bandierine da sventolare alfine di dimostrare a qualcuno o a tanti la propria ideologia o vicinanza politica su determinati argomenti. Trovo meschino e dannoso per la persona e perché no? per la comunità lgbt, quanto avvenuto nei confronti di una candidata di uno schieramento politico in corsa alle amministrative a Messina. Arcigay Makwan Messina da sempre si batte contro le discriminazioni e quelli di genere in particolare”.

Interviene così il presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca, dopo la notizia della candidatura di Paola Lo Re nella lista Leali a sostegno di Emilia Barrile, candidata a sindaco di Messina.

“La mission dell’associazione è stata e sarà quella della piena uguaglianza senza etichettatura di genere e contro ogni manifestazione omotransfobia – continua Duca –  Doveva rimanere nella decisione della candidata il diritto inalienabile di scegliere se fare un coming out pubblico sulla sua sessualità. Così non è stato, in quanto si è voluto, ancora una volta agire per convenienza dei pochi a danno della persona”.

Arcigay Messina condanna  quella che difinisce una “becera e violenta strumentalizzazione e vigilerà sugli interventi pubblici dei candidati alfine di denunciare qualsiasi posizione omotransfobica contro eventuali candidate o candidati appartenenti alla comunità lgbt. Invita gli schieramenti politici, qualora nelle proprie formazioni politiche per le amministrative, si ritrovino candidati di diverso orientamento sessuale, ad evitare speculazioni di sorta ma considerare tali candidati come persone a prescindere dall’orientamento sessuale. Di questo si tratta, candidature di persone e basta”.

Auspichiamo una campagna elettorale sui temi reali e sui veri bisogni dei cittadini e quindi anche un sano confronto sulla nostra piattaforma per i diritti e prevenzione di ogni discriminazione, con la speranza che quanto accaduto in questi ultimi giorni si possa ascrivere ad un incidente di percorso e che non accadrà più. Alla persona (PERSONA) ed amica, vittima del becero comportamento di alcuni, va, oltre la solidarietà di Arcigay, la rassicurazione che non sarà sola davanti a possibili attacchi verbali omotransfobici e come per lei, anche per altre o altri candidati (se ci sono) appartenenti alla comunità lgbt.

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