di Giuseppe Contarini – Avevo da tempo una gran voglia di Teatro impegnato per bambini, e ormai con l’incubatore culturale della sala Laudamo so che c’è di tutto: cosi camminando da solo nel Corso Cavour, vado a dare un occhiata alla bacheca e vedo che in programma c’è proprio uno spettacolo Teatrale per bambini.
Il Titolo è: Nel Regno di Re… Ciclaggio, con la Regia di: Cristina Capodicasa con: Cristina Capodicasa, Giuseppe Capodicasa e Gerardo Fiorenzano, Testo di: Gigi Palla.
Mi metto a correre verso la biglietteria, non c’era motivo di correre, non avevo fretta, però ho pensato che fa bene ogni tanto un po di attività fisica. Mi sono sempre piaciuti gli spettacoli Teatrali per bambini: certo non sono molto d’accordo sul fatto che in teatro ci vadano i bambini perché disturbano, ma considerando il tipo di pubblico che va a Teatro a Messina, e studi scientifici lo confermano, è fra i più indisciplinati d’Italia, senza nessun tipo di rispetto per nessuno, telefoni che squillano, chi parla durante lo spettacolo, chi fa foto con il flash, (foto totalmente inutili), insomma decisamente meglio i bambini.
Fuori la Sala Laudamo ci sono già bambini che aspettano, mi fermo a parlare con alcuni di loro e scopro, con mia grande sorpresa, che ci sono dei piccoli critici teatrali specializzati in Teatro bambini: Danilo di sette anni, Marco di otto anni e Giulia di cinque anni e mezzo alla sua prima volta. Mi fermo a parlare con Marco, quello con più esperienza, e gli chiedo come mai ci sono cosi tanti critici teatrali per spettacoli per bambini a Messina e nessun Critico per il Teatro per adulti. Marco è molto preparato, dotato di una fluente dialettica, forbito nel linguaggio e una notevole preparazione culturale: mi spiega che a Messina i critici Teatrali per gli spettacoli per adulti ad un certo punto della loro carriera se ne vanno a Milano, proprio per un fatto fisiologico, naturale, un pò come i Salmoni che risalgono il fiume, e lui ci sta già pensando di andarsene.
Nel frattempo continuano ad arrivare bambini fra cui Federico, forse cinque anni, che non vuole andare a Teatro perché voleva vedersi la partita della Roma, per fortuna i genitori lo convincono, dicendogli di fregarsene della Roma, e che aveva già visto la Juventus vincere contro il Benevento.
Inizia lo spettacolo, mi siedo sempre all’ultimo posto lato corridoi. Ci sono molti bambini in sala, devo ricredermi, sono stati molto attenti e silenziosi, anche molto partecipativi nei momenti in cui gli attori li chiamavano in causa, è uno spettacolo educativo sulla spazzatura ed il riciclaggio degli oggetti, e trovo che sia molto giusto educare i bambini, perché è per colpa loro se viviamo in una città sporca, è inutile che il Sindaco e gli Assessori si impegnano se poi i bambini continuano a buttare le cose per terra ovunque, lo spettacolo spiega pure di come si fa la raccolta differenziata, cosa che i bambini non fanno mai, però adesso grazie ad una canzoncina spero lo abbiano capito, almeno questi di Messina, che non se ne può più di tutta questa sporcizia e inciviltà.
Insomma mi sono divertito, è stato piacevole vederlo, gli attori molto simpatici, scenografie e costumi davvero ben fatti, ovviamente credo sia stato usato materiale da riciclo.
Per quanto riguarda le luci, che come ormai sapete ci tengo, andavano bene tutto sommato: qualche leggera zona in ombra in alcuni punti, ma solo per essere pignoli, nulla di rilevante. Non c’era scritto in locandina chi le ha fatte, però so chi stava al mixer a darle, ma siccome era, forse, in forma amichevole, non credo sia giusto dire che era Simone Corso, un giovane emergente autore Teatrale di Patti che con le luci secondo me ancora non ha molta dimestichezza, infatti in uno spettacolo una volta ha combinato un macello, io facevo le foto, e sono venute uno schifo solo per colpa sua: anche in questo spettacolo ha sbagliato i tempi in due occasioni e durante gli inchini ed i prolungati applausi finali, non ha acceso la sala, facendo parlare al buio Cristina Capodicasa, che ha tenuto una piccola raccomandazione ai bambini, in ogni caso per correttezza non lo dico.
Suggerisco l’ascolto di Snoopy contro il Barone rosso di Giorgio Gaber, ciao arrivederci.