L’iter del Piano Regolatore del Porto di Messina è in dirittura di arrivo: si attende il parere in merito alla procedura di VAS che a breve verrà rilasciato per la definizione del procedimento in corso.
Lo comunicano con una nota congiunta, il sindaco, Renato Accorinti, e il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, sottolineando che “l’Autorità portuale e l’Amministrazione comunale desiderano precisare che l’iter relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Regolatore del Porto ha subìto alcuni ritardi, non dovuti a nessuna delle due Amministrazioni, che hanno partecipato agli incontri tenutisi lo scorso gennaio all’ARTA, il primo anche con la presenza dell’assessore Cordaro, in cui hanno affermato di volere rispettare pienamente quanto previsto nel Patto della Falce, per poter proseguire concretamente il recupero e la valorizzazione di un’area fondamentale della nostra città.
Si ricorda che negli ultimi anni importanti azioni sono state intraprese per la valorizzazione della zona falcata: il rifacimento della strada che porta alle aree militari, grazie a significativi investimenti dell’Autorità portuale per circa 3 milioni di euro; la demolizione dei serbatoi dell’ex Smeb, realizzata gratuitamente a partire da un’iniziativa del Comune, e anche la più recente demolizione di alcuni capannoni della Rodriguez, che hanno consentito di rivelare parti della Cittadella a oggi nascoste. Si auspica che la procedura di VAS, per la quale sono già state valutate le osservazioni proposte dalle associazioni che hanno fornito il proprio contributo e sono già state discusse ed accolte nella riunione dello scorso 25 gennaio, e quelle del Comune di Messina, inerenti la conferma degli accordi contenuti nel Patto della Falce, e della Marina Militare, riguardanti le aree militari della Zona Falcata, possa giungere a breve alla definizione consentendo così la chiusura del lungo iter di approvazione del Piano Regolatore del Porto di Messina. L’Amministrazione comunale continuerà ad adoperarsi per il rispetto del Patto e la tutela degli interessi della città”.