Questa mattina è stata ufficialmente riconsegnata la poltrona di Sindaco della Città Metropolitana a Renato Accorinti che a Ottobre del 2017 aveva lasciato posto al Commissario Straordinario Francesco Calanna. Accorinti rimarrà in carica insieme al Commissario Filippo Ribaudo fino alle prossime elezioni amministrative. Numerose le polemiche rivolte al Sindaco di Messina proprio per aver accettato nuovamente una carica che aveva, appunto, rifiutato.
A cambiare le carte in tavola, però, il presidente della Regione Nello Musumeci che già a Gennaio ha nominato i nuovi commissari in tutte le città metropolitane della regione senza pronunciarsi in merito alla provincia di Messina. L’unico a non essere stato ufficialmente rimosso, infatti, era stato proprio Francesco Calanna che, per dovere rispetto alle istituzioni, ha deciso autonomamente di rimettere il suo mandato nelle mani del neopresidente anticipando, di fatto, le mosse del Presidente. “Il mio mandato era provvisorio – ha detto Calanna – Proprio perché su di me Nello Musumeci non si era pronunciato ho voluto prendere io una posizione e ho rassegnato le mie dimissioni. Sono contento di non essere stato inserito nello spoiler system. Grazie al lavoro fatto finora si potrà dare continuità al lavoro e approvando il Bilancio consuntivo del 2017 e il Bilancio di previsione del 2018 si faranno investimenti importanti per la provincia”.
Sono 800 i milioni di euro che potranno essere spesi per infrastrutture essenziali e fondamentali al territorio facendo sì che la Città metropolitana possa riprendere la strada dello sviluppo. Un’ingente somma che dovrà essere spesa entro il 31 dicembre 2019. Ad aver sbloccato i fondi del Masterplan era stato decisivo proprio l’intervento del Sindaco Renato Accorinti che, in dialogo costante con il governo centrale, era riuscito a far inserire Messina fra le città che dovevano rientrare nel piano. Il Sindaco, proprio per difendersi dalle accuse, ha spiega nel dettaglio come è avvenuto il passaggio di testimone.
Il lavoro sarà centrato per la provincia innanzitutto su investimenti per il CAS e per l’ANAS. Secondo i progetti di Calanna, inoltre, si potrà anche rafforzare la squadra con figure esterne di monitoraggio delle spese che potranno essere fatte quest’anno e il prossimo. “Il mio non è un incarico politico ma tecnico – ha detto Ribaudo – Sicuramente l’armonia con Accorinti mi permetterà di portare avanti il lavoro già in opera”.
Gli 800 milioni devono essere infatti trasformati in progetti esecutivi che investiranno le zone in cui la provincia è stata divisa per accelerare il lavoro e semplificarlo al tempo stesso. Le 4 aree, tirrenica, ionica, messinese e nebroidea, riceveranno fondi in maniera uniforme. “Mi auguro che la corte costituzionale possa dire una parola definitiva su questa querelle di scontro stato-regione e possa consentire ai cittadini messinesi e siciliani di poter eleggere i rappresentanti di questi enti strategici che hanno una funzione determinante – ha chiosato Calanna – Questa squadra è sicuramente pronta a portare avanti tutti i progetti”. (Mar.Pa.)