Ruscirà il Partito Democratico messinese a riprendere le redini del centro sinistra e proporre una candidatura unitaria per le amministrative? In questi giorni post elezione il clima non è esattamente quello di un partito coeso: le dimissioni del responsabile regionale dei giovani democrat Guglielmo Sidoti è un campanello d’allarme che deve far riflettere. Un j’accuse che arriva dalle aree più “passionali” di un partito, che a Messina ha preferito investire sui potentati: prima Genovese, ora Navarra.
Venerdì 16 potrebbe esserci la “resa dei conti”: la segreteria provinciale, ovvero Paolo Starvaggi (segr prov) Alessandro Russo (vice segr prov) e Tani Isajia (vice segr prov), ha fissato la Direzione Provinciale del Partito, per una discussione sulla situazione politica e sul percorso per le amministrative. Di certo tenendo conto di quel che verrà fuori dalla Direzione nazionale che lunedì discuterà delle dimissioni di Renzi e dei possibili successori, anche se provvisoriamente ne prenderà il posto il suo vice, Maurizio Martina, almeno fino all’assemblea nazionale di metà aprile.
“Il Partito Democratico di Messina è impegnato a individuare un percorso politico che lo porti a vincere le elezioni amministrative della città capoluogo con il programma più avanzato e concreto che possa dare risposta alla domanda di buona amministrazione che la città richiede da anni. In quest’ottica – si legge in una nota – si stanno riunendo in queste ore i tavoli di discussione cui prendono parte tutte le anime e le diverse sensibilità del Partito, per individuare il percorso più utile e idoneo all’elaborazione di una proposta programmatica complessiva e a una candidatura condivisa e competitiva che possa vincere le elezioni di primavera. Il percorso individuato consensualmente è aperto al confronto e all’importante contributo delle altre forze alleate del centrosinistra, con le quali sono già stati avviate discussioni e riflessioni: c’è infatti la consapevolezza della necessità di un percorso unitario ed il più largo e plurale possibile, coinvolgendo tutte le sensibilità che si riconoscono nei valori del centrosinistra e della piena alternativa al centrodestra e alle forze pentastellate; è su questa strada che siamo incamminati. Per raggiungere questo obiettivo si è condiviso di intraprendere un dialogo con le forze sociali, i corpi intermedi, il movimentismo, l’associazionismo e le forze vive della società messinese, coinvolgendole nel percorso di decisione dei temi e di individuazione delle possibili figure migliori per poterli incarnare e tramutare in azione amministrativa concreta, restando comunque aperte – laddove se ne riscontrasse la necessità – tutte le ipotesi previste dallo Statuto del Partito. Siamo impegnati a individuare un programma e candidatura unitaria che lo sappia incarnare attraverso una discussione franca ed aperta al contributo di tutti: c’è piena consapevolezza della necessità di un sincero bagno di umiltà che porti il Partito ad aprirsi al confronto diretto con la società e con i suoi mondi di riferimento, tornando al dialogo diretto con la città reale, lontano dall’autoreferenzialità e dalle decisioni assunte da pochi e “calate” dall’alto. Vi è piena consapevolezza di dover tornare a coinvolgere gli operai, i giovani, i precari, i disoccupati, gli abitanti dei tanti quartieri degradati della città, cioè quella parte di società che da troppo tempo si sente lontana dalla nostra proposta politica. Il Segretario provinciale acquisirà disponibilità ed ipotesi di candidature da approfondire collegialmente e condividere con la coalizione che si sta formano e con la città”. (Pal.Ma)