Il temporale che per tutta la serata e la notte di ieri, 1 marzo, ha colpito la città di Barcellona non ha provocato il tanto temuto straripamento dei torrenti le cui acque, però, adesso raggiungono quasi l’altezza degli argini.
La situazione, monitorata da ore dalla Protezione Civile che dallo scorso pomeriggio ha una postazione temporanea all’interno di Palazzo Longano, non manca di preoccupare gli abitanti del più grande comune della provincia; sono previste infatti altre piogge per le prime ore del pomeriggio e per la tarda serata.
Le maggiori criticità sono concentrate nelle medesime aree che hanno conosciuto i più gravi danni della passata alluvione: Pozzo Perla, Cicerata, Idria (quartiere che prende il nome da uno dei due torrenti cittadini) e le zone dell’area Montecroci e del cimitero. In questi ultimi due casi c’è da sperare che non vi siano smottamenti perchè il terreno è fortemente argilloso ed instabile.
La popolazione utilizza i mass media ed i social network per comunicare la tensione ed il timore di altri danni, e facebook in particolare ancora una volta si rivela la principale finestra sulla città e sulla sua gente.
Molti i video caricati su Barceblog, uno dei tanti profili facebook del comune del Longano: guardandoli si può constatare come non soltanto i due torrenti, Idria e Longano, siano ai livelli di guardia ma anche (e questo è forse più preoccupante) le famose “saie”.
Quest’ultimo è il nome delle numerose secondarie vie di fuga delle acque piovane che in molti casi non hanno più un proprio spazio perchè nei tanti anni di siccità molti sono coloro che vi hanno letteralmente costruito sopra per ottenere parcheggi o addirittura giardini.
Proprio le saie sono incontrollabili perchè se i torrenti hanno un proprio alveo e se ne conoscono i punti critici, le saie compaiono soltanto in caso di forti piogge ed il loro corso è imprevedibile. Per questo nei decenni scorsi, in particolare negli anni ’30, le amministrazioni cercarono di regolarne il corso costruendo dei “percorsi forzati”.
Uno di questi, considerabile quasi un esempio di ingegneria ambientale del periodo, è visibile ancora oggi nel quartiere Marsalini che attualmente si trova in difficoltà perchè (così si dice) le saie pare fossero originariamente due ed una soltanto ha oggi una via di fuga ancora definita (per l’appunto costruita 80 anni fa).
Le costruzioni scriteriate sono un problema oramai consolidato ed una volta superata anche questa emergenza – si spera senza danni – si dovrà sicuramente trovare una soluzione per il convoglio delle acque delle saie che il 22 Novembre scorso hanno aggravato la situazione dei quartieri che ne sono interessate perchè in quell’occasione le loro acque si aggiunsero a quelle dei torrenti formando correnti impetuose nei punti di incontro come la via Parini.
Preoccupante invece la situazione a Pozzo Perla dove i resti delle trascorse alluvioni rappresentano un ostacolo allo scorrere delle acque. L’assessore all’Ambiente Roberto Iraci ha dichiarato che al momento non vi sono danni invitando a rispettare l’ordinanza di sicurezza che chiede ai Barcellonesi di restare in casa e muoversi il meno possibile, evitando di occupare scantinati e piani terra nelle aree a maggior rischio. La situazione al momento è comunque sotto controllo ed in caso di ulteriori piogge vi terremo aggiornati nelle prossime ore. (CARMEN MERLINO)