di Marina Pagliaro – A prevalere sono state le quote rosa, questa mattina alla Chiesa di S.Maria Alemanna, dove Forza Italia ha presentato i candidati e il programma elettorale dei candidati siciliani e messinesi per le politiche 2018. Ospite d’onore Stefania Prestigiacomo, capolista al collegio di Messina-Barcellona-Enna che, insieme a Nino Germanà ha puntato su molte donne scelte sia da Gianfranco Micciché che da Silvio Berlusconi.
Scelte che hanno destato non poche polemiche che, ciascuna candidata, ha voluto affrontare a muso duro. Presente anche Francantonio Genovese, dimesso e in piedi fra un pubblico davvero folto che si è presentato questa mattina, e che non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione, nello specifico su Emilia Barrile. “Io non c’entro niente con lei, non ne so niente – ha detto, dimesso e lontano dai microfoni”.
“Torno in pista nonostante la battuta d’arresto che non vivo come una sconfitta – ha detto invece un rinato Nino Germanà pronto a risollevarsi dopo la sconfitta alle regionali – I nostri deputati si sapranno difendere bene perché questa è una nuova Forza Italia che ha scelto volti nuovi e ha smesso di puntare sui parlamentari uscenti”.
Una Forza Italia che, in maniera particolare al Sud, vuole investire sulle infrastrutture: Ponte sullo Stretto, alta velocità e autonomia dell’autorità portuale di Messina. Temuto avversario? Movimento 5 Stelle e non il PD contro cui, comunque, si è scagliata Stefania Prestigiacomo.
“Lasciare il Rettorato per le politiche 2018 vuol dire non avere avuto a cuore il proprio ruolo – ha dichiarato – Comunque bisogna evitare che vinca il populismo del M5S. La scelta è fra politica, che proponiamo noi, e antipolitica che è quella che propone chi si presenta in parlamento senza coraggio di esporsi come il nostro, che stiamo puntando, invece, su persone di qualità e con esperienza”.
Matilde Siracusano, Urania Papatheu, Mariella Gullo, Elisabetta Formica e Gabriella Gianmanco queste le donne, insieme a Nino Germanà. “Una volta si sarebbe detto beato fra le donne – scherza la Prestigiacomo – Oggi si deve dire “mischinu” insieme a queste belve pronte a realizzare obiettivi concreti”.
Se Elisabetta Formica trasforma in budget culturale il suo cognome, Matilde Siracusano non teme le polemiche legate alla sua esperienza in politica e da Miss. Gabriella Gianmanco, invece, si prepara a essere la più giovane senatrice, se dovesse vincere le elezioni e Urania Papatheu, invece, rivendica la sua messinesità, nonostante sia catanese. Mariella Gullo, ancora, specifica il suo impegno del 90% di presenze.
La parola, adesso, agli elettori. “Queste persone che presentiamo oggi ricordatele – ha chiosato Stefania Prestigiacomo – Sono a loro che dal 5 Marzo dovrete rivolgervi”.