“Parlare ancora di Ponte sullo Stretto è un offesa alla Sicilia e all’intero Mezzogiorno – dice all’Adnkronos -. Chi oggi ancora sponsorizza quest’opera inutile, costosissima, devastante dovrebbe avere la decenza di chiudere la bocca. Purtroppo Berlusconi sa parlare alla pancia della gente, è il mago delle illusioni e riesce ancora a prendere in giro gli elettori”. Dopo il governatore siciliano, Nello Musumeci, questa volta è il leader di Forza Italia, infatti, a rispolverare il progetto. Accorinti, quindi, si dice pronto a indossare di nuovo la maglietta che lo ha fatto conoscere e ri-conoscere anche fuori dal Messina. “Alla Sicilia servono ferrovie, porti, aeroporti, autostrade perché negli ultimi 150 anni il divario con il resto del Paese è cresciuto sino a diventare vergognoso – dice -. Dopo Salerno le ferrovie non esistono più e in molti tratti c’è ancora il binario unico”.
Ad Accorinti risponde il deputato Vincenzo Garofalo: “Dire che il ponte sullo Stretto è un’opera inutile è una balla ed è indice della poca umiltà del sindaco e della sua totale mancanza di rispetto nei confronti dei più autorevoli esperti del mondo delle costruzioni e dei trasporti che negli anni si sono espressi favorevolmente sulla realizzazione dell’opera, considerandola fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. Ma come si fa a reclamare o, meglio, a dichiarare di reclamare un percorso più a sud della “via della seta” se i primi a non volere realizzare un sistema infrastrutturale indispensabile in questa direzione sono proprio i rappresentanti istituzionali del Sud. Il ponte costituisce, al contrario di quanto dice il sindaco parlando di materie che non sono di sua competenza, proprio le fondamenta di quel palazzo chiamato “alta velocità” o, più semplicemente, modernità. Chi più di tutti ha sfruttato il ponte è stato chi sul “no al ponte” ha fondato e vinto una campagna elettorale”.