Una domenica impegnativa per lo staff chiamato ad accogliere i 157 migranti sbarcati al Molo Norimberga dalla nave Sea Watch che li ha recuperati nel canale di Sicilia.
Tra loro 86 uomini, 53 donne, alcune delle quali in stato interessante e 18 bimbi accompagnati. A coordinare l’operazione la prefettura con, fra gli altri, le forze dell’ordine, la croce rossa, il comune di Messina, l’Autorità portuale, la capitaneria di porto e i volontari.
Con i pullman sono stati trasferiti alla caserma Gasparro nel centro di prima accoglienza per le prime pratiche amministrative e di riconoscimento. Si tratta del quarto sbarco dall’inizio dell’anno.
“Anche questa volta molti di loro sono stati in fuga dai loro paesi per mesi e hanno dovuto passare gran parte di questo periodo in Libia – hanno dichiarato i volontari dell’Ong Seawatch – Alcuni hanno raccontato le loro storie di fuga, che riflettono ciò che è stato segnalato da tempo da ong e giornalisti su cosa accade in Libia: le persone che vengono dal sud del mondo vengono arrestate arbitrariamente dalle bande di milizie. Nelle carceri sovraffollate, la tortura e la repressione sono disumane e le persone vengono alimentate solo sporadicamente. Le donne vengono violentate e subiscono gravi traumi. Una volta che le persone hanno la possibilità di fuggire da questa situazione, sanno che potrebbero annegare nel mediterraneo durante la traversata. Ma la volontà di sfuggire in qualche modo alla tortura in Libia è più grande della paura della morte in mare. Dopo la nostra ultima missione, il Sea Watch 3 andrà in Spagna per la revisione”.
Intanto prosegue anche la conta dei cadaveri. Proprio domenica la guardia costiera del Marocco ha recuperato i corpi di 16 persone che erano stati avvistati nel mar Mediterraneo al largo dell’enclave spagnola di Melilla dall’equipaggio di un’imbarcazione.
Nell’ultimo periodo il numero di migranti che cercano di raggiungere l’Europa passando dal Nord Africa alla Spagna è aumentato. Dall’inizio del 2018 circa 1.300 migranti sono arrivati in Spagna, circa 4.300 in Italia. Senza contare quelli di questo finesettimana, almeno 243 migranti sono morti o dispersi nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. ( Foto: Marco Wiechmann)