Mafia e politica: dopo Gotha 7 interviene l’associazione Rita Atria

“Il coinvolgimento dell’ex consigliere comunale di Milazzo Santo Napoli, nell’operazione antimafia Gotha 7, appare confermare le preoccupazioni sollevate dalla nostra Associazione quando nel 2012, all’indomani dell’operazione Gotha 3, avevamo chiesto alle Istituzioni competenti l’accertamento dell’eventuale condizionamento della criminalità sulle attività politiche locali”. Interviene così l’associazione Antimafia Rita Atria, che in una nota scrive:

“Le informazioni su Santo Napoli che allora avevano destato le nostre preoccupazioni al punto da chiedere l’intervento dello Stato erano note, decine di blog e siti le pubblicavano da anni.

La sua amicizia con Rosario Pio Cattafi; le risultanze di verbali delle forze dell’ordine fin dal 2000 con audizioni di un ex consigliere comunale di Milazzo (Messina) e di un ex Sindaco; le relazioni della polizia di Stato di Milazzo che lo definiva “anello politico di congiunzione fra il mondo politico e la criminalità organizzata”; le dichiarazioni del pentito Bisognano che lo definisce “persona di fiducia di Di Salvo Salvatore, Rao Giovanni e Merlino Antonino”, tutti pregiudicati per mafia; perfino la Commissione Parlamentare Antimafia si era occupata di lui nella relazione di minoranza del 2006, definendolo “autorevole referente del clan barcellonese nella città di Milazzo” e controllore di “rilevanti attività economiche anche attraverso il figlio”.

In quell’occasione il consigliere Santino Napoli aveva replicato all’Associazione Antimafie “Rita Atria” respingendo al mittente tutte le accuse, dicendosi “sorpreso ed indignato” in quanto “mai stato indagato in fatti di mafia” valutando “l’opportunità di esperire le dovute azioni legali”.

Alla luce dei nuovi fatti emersi oggi non vogliamo certo esprimere giudizi di condanna, non è questo il nostro compito. Noi non facciamo indagini, non istruiamo processi, non emettiamo sentenze.

L’Associazione Antimafie “Rita Atria” aveva chiesto di verificare se ci fossero stati eventuali condizionamenti della criminalità organizzata sulle attività politiche del consigliere Santo Napoli e, nello specifico, di verificare se il Consiglio Comunale di Milazzo era stato oggetto di tali condizionamenti.

Un dovere per una associazione antimafie; un dovere per gli organi dello Stato verificare”.

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