
Il 18 novembre 2022, il piazzale dell’ATM di Messina si è trasformato in un vero e proprio “bollore” di gasolio, quando durante i lavori per la realizzazione di un impianto di ricarica per autobus elettrici, è stato scoperto che circa 25.000 litri di gasolio erano stati dimenticati all’interno dei serbatoi del vecchio sistema di rifornimento. Questa “dimenticanza” ha causato un grave inquinamento del terreno, con il gasolio che ha eroso i serbatoi e contaminato l’area, richiedendo interventi di bonifica costati oltre 4,5 milioni di euro.
Dopo un’intensa operazione di scavo e rimozione del terreno contaminato, iniziata a febbraio, si è proceduto alla ricostruzione del piazzale, che entro maggio dovrebbe essere completamente riqualificato e restituito alla piena fruizione, anche come area di manovra per i 180 bus dell’ATM.
Tuttavia, il problema ambientale non è ancora risolto: è in corso un monitoraggio permanente del terreno tramite l’installazione di 157 aste di controllo, con una spesa di altri 2,6 milioni di euro, che durerà fino al 2027. Solo dopo questo periodo si potrà considerare definitivamente superato il rischio di inquinamento.
Nel frattempo, il piazzale sarà anche utilizzato per la realizzazione di un grande impianto di ricarica elettrica per i bus “green” di ATM, con infrastrutture e pannelli fotovoltaici già installati, e con l’obiettivo di completare le stazioni di ricarica entro il 2025 e 2026.