Sospensione DG Ferdinando Croce, le reazioni di Pd e M5S

“Due mesi fa è stato rimosso l’assessore. Oggi è finalmente stato avviato il procedimento di decadenza e l’immediata sospensione per il manager dell’Asp di Trapani. Tutto risolto? Noi riteniamo che il caso – un vero e proprio scandalo di proporzioni nazionali – dei ritardi, anche di 11 mesi, per i referti degli esami istologici che riguarda l’Asp di Trapani sia tutt’altro che chiuso. E temiamo – come il caso emerso a Ragusa – che, al di là di annunci e promesse, vi possano essere ulteriori sviluppi”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo che palazzo d’Orleans ha comunicato di avere avviato la procedura di decadenza del manager dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, per “gravi responsabilità gestionali”. 

Purtroppo duole ripeterci: i manager – aggiunge – sono stati piazzati lì per mera gestione del potere e nell’ambito del puzzle di poltrone che questo centrodestra che sostiene il presidente della Regione, insegue spasmodicamente A tutto danno della salute dei siciliani. Un fallimento, politico, gestionale e di risultati, di cui – conclude – il presidente della Regione è il primo responsabile”.

“Croce doveva dimettersi molto tempo fa e alla fine non l’ha fatto, è dovuto intervenire il presidente Schifani, anche lui con colpevole ritardo , per metterlo alla porta. Ora è lecito chiedersi: se sullo scandalo dei referti non ci fosse stato un enorme clamore mediatico, Schifani si sarebbe mosso? E quanti casi Trapani viaggiano sottotraccia senza nessuna conseguenza, se non sulla pelle dei poveri cittadini siciliani?”

Lo afferma il coordinatore siciliano del M5S, Nuccio Di Paola.

“I numerosi disservizi – dice Di Paola – che quasi con puntualità svizzera si verificano negli ospedali, pronto soccorso e ambulatori di tutta la Sicilia lasciano supporre che il caso di Trapani sia solo la punta di un enorme iceberg che la politica ha colpevolmente contribuito a formare. Finché i partiti continueranno a muovere i fili del sistema, per la sanità non ci sarà speranza. Per questo chiedo nuovamente la calendarizzazione del nostro disegno di legge che prevede l’incompatibilità degli incarichi tra politica e sanità. Sollecito inoltre la convocazione della seduta d’aula speciale sul disastro-sanità che il nostro gruppo chiede da tempo.”

 

 

 

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