Finanziaria siciliana nel mirino di Roma: possibile stop ai contributi a pioggia

Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars

Il governo nazionale ha messo sotto esame la Finanziaria regionale siciliana, contestando l’erogazione di contributi a pioggia senza criteri oggettivi. Il Ministero dell’Economia ha inviato una nota alla Regione e all’Ars, evidenziando la possibile violazione dei principi costituzionali di eguaglianza e parità di trattamento. Nel mirino ci sono 22 articoli della legge 3/2025, che stanziano 61,6 milioni di euro a enti e sindaci senza procedure trasparenti.

Sebbene non si tratti ancora di un’impugnativa formale, la decisione finale spetta al Dipartimento Affari Regionali, che potrebbe intervenire entro aprile. Intanto, alla Regione si teme un possibile stop ai pagamenti, per evitare la creazione di debiti fuori bilancio e l’intervento della Corte dei Conti.

L’eventuale impugnativa potrebbe portare all’abrogazione degli articoli contestati, con il conseguente ritorno dei fondi nel bilancio regionale e la possibile necessità di una manovra correttiva. La notizia è accolta positivamente da alcune forze politiche, come il PD vicino al segretario Anthony Barbagallo e Ismaele La Vardera, che avevano criticato la gestione dei finanziamenti.

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