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Il mondo del calcio italiano è in lutto per la scomparsa di Tullio Lanese, ex arbitro e presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), morto all’età di 78 anni. Messinese di nascita, Lanese ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arbitraggio italiano e internazionale, dirigendo oltre 300 partite in carriera tra Serie A (170), Serie B (130) e 38 match internazionali. Tra questi spiccano le sue presenze ai Mondiali di Italia ’90, agli Europei del 1992 e la finale di Coppa dei Campioni del 1991.
Una carriera ai massimi livelli
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Divenuto arbitro nel 1965, Lanese ha scalato rapidamente le categorie nazionali fino ad affermarsi nei massimi campionati professionistici. La sua esperienza internazionale lo ha visto protagonista in eventi di rilievo, dalle Universiadi in Jugoslavia nel 1985 alle Olimpiadi di Seul del 1988, fino ai Mondiali giovanili in Arabia Saudita nel 1989. Il culmine della sua carriera arbitrale arrivò con i Mondiali di Italia ’90, nei quali diresse tre partite, e la finale di Coppa dei Campioni del 1991, tra Stella Rossa e Olympique Marsiglia. E Gli europei di Svezia del 1992 con la sua ultima direzione della semifinale proprio tra Svezia e Germania.
Il suo talento e la sua dedizione gli valsero numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio ‘Mauro’ nel 1988, la Stella d’Oro del CONI al merito sportivo e l’onorificenza di Cavaliere e poi Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il percorso dirigenziale e la presidenza dell’AIA
Dopo aver arbitrato l’ultima partita nel 1992, Lanese intraprese un percorso dirigenziale di grande spessore. Iniziò come delegato UEFA, poi divenne responsabile tecnico della CAN D e successivamente della CAN C. Nel 2000 venne eletto presidente dell’Associazione Italiana Arbitri con il 91% dei voti, segnando una svolta storica per l’AIA: la sua presidenza fu la prima dopo la riforma democratica che introdusse l’elezione diretta del vertice dell’associazione. Riconfermato per un secondo mandato, Lanese guidò l’AIA fino al 2006, lasciando un’eredità di rinnovamento e crescita.
Il cordoglio dell’AIA e del mondo arbitrale
L’Associazione Italiana Arbitri ha voluto rendere omaggio alla memoria di Tullio Lanese con una nota ufficiale: “Lutto dell’Associazione Italiana Arbitri per la scomparsa dell’ex Presidente Tullio Lanese. Il Presidente AIA, in accordo con il Presidente Federale, ha disposto che tutti gli arbitri – in occasione delle gare del fine settimana ed eventuali posticipi – indossino il lutto al braccio”.
Lanese aveva una visione chiara dell’arbitraggio, come dimostrano le sue parole riportate sulla rivista ufficiale dell’AIA: “Ritengo che essere arbitro sia un modo di vivere, che diventa parte integrante di ogni persona che ha passato la propria esistenza sui campi da giuoco”.
Il Presidente dell’AIA Antonio Zappi, insieme ai Vicepresidenti Francesco Massini e Michele Affinito e a tutto il Comitato Nazionale, ha espresso profondo cordoglio alla famiglia di Lanese a nome di tutti gli arbitri italiani.
La scomparsa di Tullio Lanese lascia un grande vuoto nel mondo del calcio e dell’arbitraggio, ma il suo esempio e il suo contributo resteranno indelebili nella storia dello sport italiano.