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Si è conclusa la seconda edizione di “65 per cento e oltre”, l’evento organizzato da Messinaservizi Bene Comune per esaltare il cosiddetto “Modello Messina” nella gestione dei rifiuti. Un’occasione per sbandierare il 58,57% di raccolta differenziata, con il sindaco Basile e l’ex sindaco De Luca pronti a incensare la loro visione strategica.
Ma al di là della narrazione trionfalistica, la realtà resta complessa: gli impianti necessari per chiudere il ciclo dei rifiuti mancano, i costi di smaltimento restano alti e il risparmio sulla TARI, tanto sbandierato, è frenato proprio dall’assenza di infrastrutture adeguate. Il presidente della Regione Schifani ha elogiato il modello messinese, invitando Palermo e Catania a prenderne esempio, ma la vera sfida rimane la costruzione di impianti per abbattere i costi e rendere il sistema davvero sostenibile.
Messina sarà davvero un modello da seguire o solo un esercizio di propaganda? Il tempo – e i rifiuti ancora da smaltire – daranno la risposta.