La Sicilia e Messina in particolare hanno la grande occasione di avere un ruolo decisivo nel settore del gioco legale, che non sembra conoscere crisi. Non si ferma, per fare un esempio, la crescita dei casinò online: in attesa del bilancio definitivo del 2024, anche a novembre il settore ha registrato in Italia incassi per 237,1 milioni di euro, per un +12,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Lo sviluppo del comparto gambling online è palese soprattutto nel centro e nel sud del Paese per tutta una serie di motivi: su tutte l’assenza di un casinò fisico nelle regioni meridionali e l’opportunità per i giocatori di beneficiare di offerte e promozioni, come nel caso della ruota dei bonus giornalieri presente su diversi operatori di settore, che non sono solitamente disponibili nelle sale da gioco terrestri.
I progetti di un casinò fisico in Sicilia
L’idea di un casinò in Sicilia non è certo nuova. Per decenni la politica, dalle amministrazioni locali ai vertici governativi, ha valutato l’ipotesi che finora è sempre stata scartata. In particolare la soluzione più semplice è sempre stata quella di riaprire il Casinò municipale di Taormina, con taglio del nastro nel 1963 e chiuso nel 1964. Come mai? I numeri di villa Mon Repos erano ottimi, con conseguenze positive anche per il turismo, ma lo Stato ha sempre rivendicato la riserva legislativa in materia di gioco d’azzardo. Se per i casinò di Saint Vincent, Venezia, Sanremo e Campione d’Italia è stato trovato un accordo, nella strada tra Roma e Palermo qualcosa è sempre andato storto. Agrigento, Capitale della Cultura nel 2025, si prepara a vivere anni di rilancio economico ed è l’ultima città associata all’ipotesi di un nuovo casinò. In tutta la Sicilia però, Messina e Catania comprese, sono sempre stati bocciati in partenza progetti di case da gioco che sarebbero la ciliegina sulla torta per un territorio che non ha rivali nelle potenzialità turistiche, tra bellezze naturali e patrimonio artistico.
Perché Messina sarebbe perfetta e i benefici per la città
Ma per quale motivo Messina dovrebbe avere un suo casinò? Le opzioni per i giocatori siciliani al momento sono due: o prendere un aereo verso il Nord o dirigersi verso la vicina Malta, dove sul settore del gioco è stato costruito un impero. Non è un caso se proprio a La Valletta molti siciliani sono emigrati trovando un contesto ideale per sfruttare le abilità imprenditoriali, specie nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità. In un periodo difficile per la città di Messina, che non sta brillando nelle classifiche sulla qualità della vita, ci sarebbe poi la grande occasione di riprendersi sia dal punto di vista occupazionale. Campione e Saint Vincent in particolare hanno nel gioco un settore vitale, non solo per i dipendenti dei casinò ma anche per la filiera. Non può essere sottovalutato il fattore geografico, nettamente favorevole a Messina.
Il casino di Messina per contrastare il gioco illegale
In molti potrebbero chiedersi se non è il caso di porsi la questione della dipendenza da gioco d’azzardo. Cosa cambierebbe con il casino di Messina? La situazione secondo alcuni esperti di settore sarebbe più controllata, con un forte e saldo punto di riferimento che funga da presidio del gioco legale, controllato e in grado di poter gestire eventuali situazioni problematiche, magari prendendo spunto da quanto accade in grandi città come Londra e Barcellona. Un sala da gioco così importante sarebbe dunque sia un presidio importante contro il gioco illegale, ma allo stesso tempo contrasterebbe la tendenza ad una diffusione troppo capillare del gioco sul territorio.