La discussione parlamentare sul Ponte sta entrando in una fase cruciale. La Commissione Lavori Pubblici del Senato ha recentemente approvato una serie di emendamenti al decreto infrastrutture, che includono misure specifiche per accelerare l’iter autorizzativo del progetto. Secondo fonti governative, il decreto sarà sottoposto al voto finale in Aula entro la prossima settimana.
Il Ministro delle Infrastrutture ha sottolineato l’importanza di una rapida approvazione per rispettare i tempi previsti e avviare i lavori entro il 2025. Tuttavia, l’opposizione ha espresso preoccupazioni riguardo alla trasparenza del processo e alla reale sostenibilità finanziaria del progetto, richiedendo ulteriori chiarimenti sul piano economico presentato.
Il Presidio “No Ponte”
Oggi, a partire dalle ore 10, è previsto un presidio organizzato dal comitato “No Ponte” in Piazza del Popolo. La manifestazione, che ha già raccolto numerose adesioni da parte di associazioni ambientaliste e gruppi locali, punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui possibili impatti negativi dell’opera.
Gli organizzatori hanno dichiarato che il presidio sarà un’occasione per discutere alternative al progetto e promuovere investimenti in infrastrutture locali meno invasive e più sostenibili. La presenza di numerosi rappresentanti politici dell’opposizione è prevista per ribadire il dissenso nei confronti del piano del governo.
“La Cgil sarà nuovamente in piazza a Messina con il popolo “No Ponte” per confermare la netta contrarietà ad una infrastruttura la cui progettazione continua ad essere lacunosa e omissiva, senza certezza alcuna sui costi finali e dannosa sotto ogni punto di vista, sociale, ambientale e paesaggistica”. È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo.
Per il dirigente sindacale “dopo le innumerevoli forzature del Governo, con il mancato rispetto della norma per il dibattito pubblico, di quella europea sui bandi di gara e di quella per la procedura per la redazione del progetto esecutivo, e dopo la grave ambiguità sul tema dei pareri, a cominciare da quello dell’INVG, ora siamo al gioco delle tre carte: si finanzia questa opera inutile con uno stanziamento mai visto sinora – oltre 14 miliardi di euro – e allo stesso tempo si definanziano progetti per un importo di 7 miliardi ascritti al Fondo di Coesione Sociale per altre infrastrutture del Sud”.
Prossimi Passaggi
Nel corso del 2024, si prevede il completamento delle procedure di valutazione d’impatto ambientale (VIA), un passo fondamentale per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Parallelamente, saranno organizzati incontri pubblici per coinvolgere la cittadinanza e raccogliere osservazioni e suggerimenti.
Gli esperti sottolineano che la realizzazione del Ponte richiederà un elevato livello di coordinamento tra le diverse istituzioni coinvolte, oltre a un controllo rigoroso sui costi e sui tempi di realizzazione.