Concorsi Universitari a Messina: Todaro replica alle dichiarazioni della Rettrice e del Direttore Generale

Paolo Todaro, componente del senato accademico dell’Università di Messina, ha risposto con un comunicato ufficiale alle dichiarazioni della Rettrice e del Direttore Generale dell’Ateneo, in merito alla regolarità delle procedure concorsuali condotte tramite la piattaforma QUID-CINECA. Todaro solleva numerosi dubbi sull’efficacia e la trasparenza del sistema utilizzato per la gestione dei concorsi, definendo la situazione “preoccupante e lacunosa”.

Secondo Todaro, quanto affermato dalla Rettrice e dal consorzio CINECA confermerebbe l’esistenza di un ordinamento alfabetico delle risposte dei candidati, descritto come un “side effect” (effetto collaterale) del sistema informatico, scoperto solo dopo lo scioglimento dell’anonimato. Todaro critica la spiegazione fornita, paragonando l’errore a un farmaco che, anziché prevenire una malattia, ne causa una più grave. “Il riporto della Rettrice non solo contraddice se stesso, ma è lacunoso nonché inquietante”, afferma Todaro.

Nel suo comunicato, il componente del senato accademico pone una serie di domande fondamentali:

  1. L’ordinamento alfabetico delle risposte era presente già durante la fase di correzione, e non solo dopo lo scioglimento dell’anonimato. Come può una piattaforma sviluppata da un gigante del cloud computing come CINECA presentare una vulnerabilità così grave?
  2. Todaro si interroga su chi abbia eseguito lo scioglimento dell’anonimato e come mai né CINECA né la Commissione, responsabili del processo, si siano accorti del problema.
  3. Critica inoltre l’assenza di una tempestiva segnalazione da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, inclusi il Direttore Generale e il Responsabile del Procedimento, i quali avrebbero dovuto bloccare l’utilizzo della piattaforma.
  4. Todaro contesta la scelta della Rettrice di diffondere a mezzo stampa informazioni precedentemente riservate, e di basarsi esclusivamente sulle affermazioni di CINECA e della Commissione.
  5. Chiede infine spiegazioni sul motivo per cui non sia stata effettuata una verifica su tutte le procedure concorsuali gestite tramite la piattaforma QUID-CINECA e perché essa sia stata utilizzata solo dagli atenei di Messina e Padova.

Todaro conclude il comunicato con la richiesta di maggiore trasparenza e ulteriori accertamenti sulle procedure concorsuali ancora in corso, esprimendo preoccupazione per la gestione delle future selezioni basate su questa piattaforma.

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