La Cgil di Messina celebra la seconda edizione di “Diritti al Quadrato” tra dibattiti, cultura e musica

Ieri, presso la sede della Camera del Lavoro di Messina, si è svolta la seconda edizione della festa “Diritti al Quadrato”, organizzata dalla Cgil. L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e cittadine, con un fitto programma di eventi che ha toccato temi di grande rilevanza sociale e politica, in particolare l’autonomia differenziata.

Il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti, ha sottolineato l’importanza dell’evento: “Abbiamo voluto riproporre questa giornata per porre al centro i diritti del lavoro e la parità di opportunità per i territori del Sud, diritti oggi minacciati dall’autonomia differenziata”. Il tema, infatti, ha avuto ampio spazio nel dibattito centrale della giornata, intitolato “Abroghiamo l’autonomia differenziata: prospettive generazionali, approcci di genere, ottiche territoriali”.

Il dibattito, moderato dalla segretaria della Cgil Messina Stefania Radici, ha visto la partecipazione di figure politiche e accademiche, tra cui la deputata del Pd Stefania Marino,  il professore Antonio Ignazio Arena e il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino. Numerosi interventi da parte di studenti, lavoratori e associazioni hanno arricchito il confronto.

L’evento è stato aperto dall’esibizione musicale dell’artista argentina Merlina Ilundain, seguita da un approfondimento sul tema “Città a misura di donne”, con l’architetta Venera Leto, per ripensare lo spazio pubblico in chiave di genere. La giornata ha anche offerto momenti culturali, come il monologo teatrale “I tre bidoni” dell’attrice Donatella Ingrillì e la presentazione del trailer del documentario “I Quindici”, dedicato ai lavoratori fondatori del Birrificio Messina.

Nell’area esterna della sede, stand espositivi di associazioni locali, mostre sulle lotte storiche della Camera del Lavoro, e attività per bambini a cura dell’Associazione Lunaria hanno arricchito la festa, conclusa con un concerto dal vivo degli “Alva”.

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