Tragedia ad Hammamet, dove quattro italiani residenti nella città tunisina sono rimasti vittime di un avvelenamento accidentale durante una cena avvenuta tra il 21 e il 22 settembre. L’incidente ha coinvolto un gruppo di una decina di persone, per lo più pensionati iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE).
Tra le vittime, Giuseppe Maio, carabiniere in pensione originario di Messina, è deceduto, mentre un altro commensale, ex agente dell’Aise (l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna), è ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Nabeul. L’uomo è attualmente in coma farmacologico e ha riportato seri danni cerebrali.
Secondo le prime ricostruzioni, l’avvelenamento sarebbe stato causato dal consumo di una bottiglia di liquore artigianale prodotta da uno dei partecipanti alla cena. Le autorità tunisine hanno già aperto un’indagine per chiarire le dinamiche e le responsabilità di questo tragico incidente.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e Autorità delegata ai Servizi, Alfredo Mantovano, ha commentato l’accaduto definendolo una “tragica fatalità”, specificando che gli ex agenti coinvolti erano da lungo tempo fuori servizio e stavano partecipando a un evento privato.