In questi giorni, la raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza ha raggiunto un ritmo travolgente: ben 3.000 sottoscrizioni all’ora, tanto che il sito dedicato è andato in tilt nella notte tra giovedì 19 e venerdì 20 settembre, proprio mentre si toccava la soglia delle 100.000 firme. L’iniziativa, promossa da +Europa, ha suscitato un’ondata di partecipazione straordinaria, con oltre 35.000 firme raccolte nelle ultime 24 ore. L’obiettivo? Raggiungere 500.000 firme entro il 30 settembre per poter portare avanti una riforma della legge sulla cittadinanza. (per firmare www.referendumcittadinanza.it)
A lanciare un appello pubblico sui social è stato proprio il partito di +Europa, che ha sottolineato il segnale forte di questa mobilitazione. “Diciamolo a tutte e tutti, condividiamo, parliamone ovunque. Perché firma dopo firma dimostriamo che un’Italia più giusta esiste”, si legge in un post del partito. Un messaggio di speranza e determinazione, che invita ogni cittadino a contribuire attivamente a questa importante battaglia.
L’intervento di Riccardo Magi e il supporto delle Personalità
Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha sottolineato l’importanza del sostegno ricevuto da sindaci e figure pubbliche di rilievo nel promuovere la raccolta firme. Oltre 30 primi cittadini, assieme a personalità del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo, si sono uniti alla causa. Tra questi spiccano nomi come il professor Alessandro Barbero, lo storico e amatissimo divulgatore, Julio Velasco, commissario tecnico della nazionale femminile di pallavolo, la cantante Levante, il regista Matteo Garrone e l’attore Andrea Pennacchi.
La loro adesione ha dato nuovo slancio alla campagna, tanto da far decollare il ritmo delle firme a 3.000 all’ora. Tuttavia, la partecipazione di massa ha messo sotto stress la piattaforma pubblica del governo, che per alcune ore è rimasta oscurata, impedendo a migliaia di persone di firmare. Nonostante questo contrattempo, Magi si è detto ottimista: “L’obiettivo è difficile ma è a portata di mano. Serve uno sforzo ulteriore da parte di tutti per raggiungere questo risultato”.
La mobilitazione in Sicilia
In Sicilia, la coordinatrice regionale di +Europa Palmira Mancuso, ha lanciato un appello ai sindaci, invitandoli a sostenere la raccolta firme. Tra i primi ad aderire sono stati il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e il sindaco di Salina, Domenico Arabia. Ma anche personalità religiose hanno deciso di unirsi a questa causa, come Fra Giuseppe Maggiore, dell’ordine dei frati minori.
Il coinvolgimento delle comunità locali e delle istituzioni civili e religiose dimostra quanto il tema della cittadinanza sia sentito in diverse aree del Paese. La speranza è che, grazie a questa mobilitazione trasversale, l’obiettivo delle 500.000 firme possa essere raggiunto in tempo per dare il via a una discussione seria e concreta su una riforma della cittadinanza.
Parallelamente, il tema della cittadinanza è al centro del dibattito politico. Martedì, alla Camera dei Deputati, si voterà una mozione presentata dal Partito Democratico, a dimostrazione di come la questione sia ormai diventata una priorità per diverse forze politiche. Il referendum rappresenta, dunque, un’opportunità per amplificare una richiesta di cambiamento che arriva dal basso, dal popolo.
La raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza non è soltanto una questione tecnica, ma un segnale di come in Italia ci sia una forte volontà di rendere il Paese più inclusivo e giusto. La legge sulla cittadinanza, attualmente in vigore, è considerata da molti obsoleta e non rispondente alle esigenze di una società in cui vivono milioni di persone nate e cresciute in Italia, ma che, per ragioni burocratiche, non possono godere dei pieni diritti di cittadinanza.