La camera ardente è stata allestita allo stadio della Favorita “Renzo Barbera”, il luogo dove Totò Schillaci avrebbe sempre voluto giocare per la squadra della sua città. Sebbene il destino lo abbia portato altrove, con il Messina di Franco Scoglio in Serie C2 nel 1982, Schillaci è rimasto nel cuore dei palermitani. Con il Messina, che contribuì a portare in Serie B, Totò visse stagioni memorabili, culminando nella conquista del titolo di capocannoniere nella stagione 1988-1989, sotto la guida di Zdenek Zeman.
Oggi, centinaia di palermitani si sono messi in fila, ordinati e silenziosi, per dare l’ultimo saluto al loro concittadino. Il capocannoniere e miglior giocatore dei Mondiali del 1990, simbolo di quell’estate italiana, è stato per Palermo non solo un campione di calcio ma anche un orgoglio cittadino.
I funerali di Totò Schillaci si terranno venerdì mattina nella Cattedrale di Palermo. In segno di rispetto e omaggio, la Figc ha disposto un minuto di silenzio prima dell’inizio di tutte le gare dei campionati, mentre la Fifa ha ordinato che la bandiera italiana presso la sede di Zurigo venga messa a mezz’asta.
Un ultimo omaggio a un uomo che ha saputo conquistare non solo i campi di calcio, ma anche i cuori di chi lo ha sempre sostenuto e ammirato.