L’ing. Risitano sul progetto del Ponte: “Non si può fare senza adeguate prove sui cavi”

Il Professor Ing. Antonino Risitano ha rilasciato una dichiarazione forte e decisa riguardo alle risposte fornite dalla Società dello Stretto (SdM) in merito al progetto definitivo del ponte a campata unica. La dichiarazione dell’Ing. Antonino Risitano arriva dopo la presentazione della documentazione integrativa da parte della Società Stretto di Messina, sollevando dubbi tecnici sulla realizzazione del ponte a campata unica. Risitano contesta la fattibilità delle prove di fatica sui cavi, elemento centrale del progetto, e chiede una revisione del piano ingegneristico. Secondo Risitano, le risposte della SdM dimostrano “in modo scientifico e inequivocabile” che le prove a fatica previste nel progetto non possono essere eseguite nei tempi e con le modalità indicate.

Risitano sottolinea che gli errori riscontrati nelle risposte della SdM evidenziano una mancanza di competenza e la totale assenza del Progettista (COWI) e delle alte competenze tecniche della SdM. Questa mancanza di partecipazione, secondo l’ingegnere, suggerisce che le figure coinvolte “non vogliono entrare” in questa discussione, lasciando aperta una serie di dubbi sulla fattibilità tecnica del progetto.

L’ingegnere afferma che, data l’importanza critica dei cavi nel progetto, è necessario eseguire adeguate prove di caratterizzazione statica e dinamica sugli stessi per garantirne l’affidabilità. Queste prove sono essenziali per la sicurezza e la fattibilità ingegneristica del ponte a campata unica. Risitano ricorda che sin dal 1992 il progettista W. Brown aveva stabilito la necessità di tali prove sui cavi.

Infine, l’ingegnere conclude che, senza queste certezze, il progetto nella sua attuale forma non può essere considerato fattibile e richiede una revisione profonda, inclusa la modifica del progetto definitivo e l’avvio di un nuovo iter di approvazioni.

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