Il leghista Germanà ha acceso un dibattito all’interno dell’Università di Messina, con il professor Antonio Saitta, noto costituzionalista e Pro-rettore dell’ateneo, che ha risposto alle critiche mosse dalla Lega riguardo al suo impegno professionale in merito al ricorso alla Corte costituzionale contro la legge sull’Autonomia differenziata e la difesa dei cittadini minacciati di espropriazione per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.
In una lettera aperta indirizzata alla rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, Saitta ha ribadito la separazione tra il suo ruolo istituzionale e le sue attività professionali, difendendo la legittimità del suo operato. Ha sottolineato di aver sempre agito nell’interesse dell’ateneo, mantenendo la sua attività professionale entro i limiti della legge e dell’etica professionale. Inoltre, ha dichiarato di non voler rinunciare alla libertà di pensiero e azione che considera un diritto fondamentale per ogni cittadino, professionista e accademico. Tuttavia, ha espresso la sua disponibilità a rimettere il proprio incarico di Pro-rettore qualora il suo impegno dovesse arrecare danno all’istituzione.
La rettrice Giovanna Spatari ha prontamente confermato la fiducia nel professor Saitta, rifiutando l’idea che ci possa essere un conflitto tra il suo ruolo istituzionale e le sue attività professionali. Ha ribadito l’importanza dell’autonomia di pensiero e della libertà di espressione all’interno della comunità accademica, valori fondamentali che devono essere garantiti a tutti i membri dell’ateneo. La rettrice ha espresso il pieno sostegno del Collegio dei Pro-rettori nei confronti di Saitta, riconoscendo la sua sensibilità e il suo impegno nel servire l’Università di Messina.