Assistenza Domiciliare: le nuove relazioni confermano i dubbi esposti dal nostro giornale, diminuiscono gli utenti ma non le spese

Le recenti relazioni sulle attività delle società partecipate del Comune di Messina, che coprono il periodo da luglio 2022 a giugno 2024, gettano nuova luce su quanto già denunciato dal nostro giornale riguardo all’utilizzo dei fondi PAC Anziani per il servizio di assistenza domiciliare. Gli aggiornamenti confermano le discrepanze e i sospetti sollevati in precedenza, offrendo risposte che né l’assessore al ramo né la presidente della Messina Social City avevano fornito, nonostante le richieste espresse pubblicamente.

La relazione sulle attività delle partecipate per il periodo luglio 2022 – giugno 2023, confrontata con quella del periodo successivo luglio 2023 – giugno 2024, rivela dettagli significativi. In particolare, emerge che mentre gli utenti dell’assistenza domiciliare SAD e SAD H sono diminuiti di ben 146 unità, gli importi erogati dal bilancio comunale sono rimasti invariati. Tuttavia, è proprio in queste ultime relazioni che, per la prima volta, appare chiaro il numero degli utenti serviti attraverso i fondi PAC Anziani: 373 persone, aggiuntive rispetto a quelle assistite con i fondi comunali.

Questa nuova informazione solleva ulteriori domande sulla gestione del servizio. Se il numero di utenti assistiti con fondi comunali è diminuito, perché l’importo rimane lo stesso? E perché solo ora si fa menzione del numero di utenti coperti dai fondi PAC Anziani?

La nostra inchiesta precedente, pubblicata il 2 luglio 2024, evidenziava la sospensione del servizio di assistenza domiciliare e l’esistenza di una determina sospetta. In seguito a questa pubblicazione, il consigliere comunale Alessandro Russo ha inviato un’interrogazione al sindaco Basile, chiedendo spiegazioni precise. Tuttavia, le risposte sono arrivate solo attraverso le nuove relazioni, che confermano che molti utenti storici, pagati con fondi comunali, sono stati seguiti da operatori con contratto mensile, retribuiti con i fondi PAC Anziani.

Nonostante l’obiettivo dichiarato della Messina Social City fosse quello di potenziare i servizi domiciliari per gli anziani non autosufficienti, rimane ancora poco chiaro come siano stati gestiti i fondi e il numero effettivo degli utenti serviti. La questione diventa ancora più intricata considerando che il servizio di assistenza è stato sospeso per alcuni utenti storici tra giugno e luglio, creando ulteriori disagi.

È chiaro che la situazione richiede ulteriori chiarimenti e una maggiore trasparenza da parte delle autorità competenti per garantire che i servizi essenziali siano forniti correttamente e che i fondi pubblici siano utilizzati in modo adeguato.

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