“Tempo fa il Sindaco di Taormina, in missione speciale, insieme al Sindaco di Messina, che, a dire il vero, in tale occasione sembrava svolgere il ruolo di “spalla”, hanno fatto una narrazione, riguardo alla questione della fornitura d’acqua al Comune di Taormina, poco credibile e che con il passare del tempo “fa acqua da tutte le parti”.
Una versione secondo cui l’acqua proveniente dall’acquedotto del Fiumefreddo e destinata a Messina verrebbe vettoriata in parte su Taormina con un bypass realizzato nel Torrente Sirina, e nella stessa misura e quantità verrebbe reimmessa da SiciliaAcque dall’acquedotto dell’Alcantara per poi arrivare a Messina tramite un raccordo realizzato nel torrente Gazzi.
E quindi viene detto all’unisono che l’Amam non fornisce acqua a Taormina, ma che si tratterebbe solo di un fatto tecnico che non incide sulle risorse idriche per la nostra città.
Versione, però – sottolinea il gruppo civico Rispetto Per Messina – smentita alla vigilia di Ferragosto dallo stesso Sindaco di Taormina, che nel vantarsi delle condizioni in cui “la sua città” sta affrontando la stagione turistica estiva fa riferimento testualmente “alle attività preventive poste in essere perché l’erogazione dell’acqua non subisse interruzioni”; cioè all’accordo fra l’Amam, ai cui vertici ci sono e ci sono stati suoi fedelissimi, ed il Comune di Taormina.
Suona quindi come una sordida beffa quel “tutto a posto” ripetuto come “un mantra” dal Sindaco di Messina, e quel suo richiamo alla “normalizzazione” della crisi idrica solo con l’utilizzo di autobotti. Quando invece la realtà va sempre più aggravandosi, con zone che ricevono un po’ di acqua solo per poco tempo ed a giorni alterni od altre che non ne ricevono per niente, mentre a Taormina si lavano le strade e vengono riempite le piscine degli alberghi e resort delle ville private.
Ma se fosse vero quello che viene affermato perché il Sindaco Basile – si chiede il gruppo civico Rispetto Per Messina – non dispone che l’Amam revochi la Convenzione sottoscritta e chiuda il bypass per Taormina, facendo così pervenire l’acqua direttamente a Messina?
Un atto di responsabilità e di autonomia atteso dalla gente; ed un atto che porrebbe anche fine allo stucchevole ed ormai evidente “gioco delle tre carte”, di cui, ormai, la maggioranza dei cittadini e delle cittadine messinesi ha preso pienamente contezza”.