La comunità di Torrenova, un piccolo comune in provincia di Messina, si è stretta attorno al dolore di due piccole bambine rimaste orfane in seguito a un tragico incidente stradale avvenuto lo scorso 10 agosto lungo l’autostrada A20 Messina-Palermo. Le loro vite sono state profondamente segnate dalla perdita dei genitori, Michela Bucci e Salvatore Caleca, scomparsi prematuramente in un drammatico schianto.
Michela Bucci, una giovane dipendente del Ministero della Cultura, era in servizio al Segretariato Generale, Servizio IV, dal 10 aprile 2024. Il marito, Salvatore Caleca, era originario proprio di Torrenova, un luogo che ora è diventato il centro di un grande movimento di solidarietà per le loro due figlie, rispettivamente di uno e cinque anni. Le bambine sono state affidate temporaneamente alla zia paterna, mentre la comunità locale e non solo si mobilita per garantire loro un futuro sereno nonostante la terribile tragedia che le ha colpite.
Per sostenere le piccole, l’amministrazione comunale di Torrenova ha promosso una raccolta fondi, invitando chiunque lo desideri a contribuire attraverso un conto corrente dedicato. La raccolta è stata accolta con grande partecipazione, e tra i sostenitori si è unito anche il Ministero della Cultura, riconoscendo l’importanza di un aiuto concreto in un momento così difficile.
L’adesione del Ministero della Cultura, che si unisce alla generosità di molti, rappresenta un segno tangibile di vicinanza e sostegno per le due bambine. Questa tragica vicenda ha colpito profondamente non solo la comunità di Torrenova, ma anche tutti coloro che hanno conosciuto Michela Bucci e Salvatore Caleca, persone stimate e amate, ora ricordate con affetto e commozione.
Per chi volesse contribuire alla raccolta fondi, tutte le informazioni necessarie sono disponibili sulla pagina Facebook dedicata qui. Ogni gesto, anche piccolo, può fare la differenza, contribuendo a sostenere le bambine in questo momento di grande dolore.
Questa iniziativa rappresenta non solo un aiuto economico, ma anche un simbolo di speranza e un invito alla solidarietà. È un modo per far sentire alle due piccole che, nonostante la perdita devastante, non sono sole. La comunità si è mossa con grande cuore, dimostrando che nei momenti più bui è possibile trovare una luce grazie all’aiuto reciproco e alla generosità collettiva.