Crisi idrica: sulla distribuzione controllata dell’acqua a Messina, pesa l’accordo con Taormina…Basile sulla difensiva attacca i giornalisti

In risposta alle sfide poste dalla carenza idrica in alcune aree della città, il Comune di Messina e AMAM SpA hanno presentato un piano di distribuzione controllata dell’acqua. Tuttavia, la decisione è stata accolta da forti polemiche, alimentate da recenti inchieste giornalistiche che hanno rivelato un accordo controverso per la fornitura di acqua a Taormina.

Durante una conferenza stampa congiunta al Centro Operativo Comunale (COC), il sindaco Federico Basile, gli assessori Francesco Caminiti e Massimiliano Minutoli, il direttore generale del Comune Salvo Puccio, insieme alla presidente di AMAM Loredana Bonasera e ai componenti del CdA Alessandra Franza e Adriano Grassi, hanno illustrato le misure adottate per garantire la distribuzione dell’acqua nelle zone più critiche della città.

Il piano prevede la distribuzione controllata dell’acqua a giorni alterni nelle zone identificate come A e B, servite dal serbatoio di riserva idrica cittadino Gonzaga, per mitigare i disagi legati alla scarsa pressione e ottimizzare l’uso delle risorse idriche. Tuttavia, ciò avviene in un contesto di crescente indignazione pubblica, poiché è emerso che, mentre Messina affronta una grave crisi idrica, l’acqua viene fornita a Taormina.

Le Zone Interessate

Zona A:

  • Viale Principe Umberto, tra Via Tommaso Cannizzaro e Viale Boccetta
  • Viale Regina Margherita, dall’incrocio con Viale Boccetta all’incrocio con Via Palermo
  • Viale Regina Elena da Via Palermo al Viale Annunziata
  • Viale Annunziata, dall’incrocio con Viale Regina Elena fino alla Rotonda (P.zza Temistocle Martines)
  • Via Consolare Pompea, dalla Rotonda P.zza Temistocle Martines fino alla fontana storica di Paradiso

Zona B:

  • Via Noviziato Casazza, dal n. civico 99 A fino all’incrocio con Viale Italia
  • Viale Italia, tra Bar Noviziato e l’incrocio con Via Tommaso Cannizzaro
  • Via Pietro Castelli, tra Orto Botanico e Chiesa delle Gravidelle
  • Via Tommaso Cannizzaro, tra Via Pietro Castelli e Via XXIV Maggio
  • Via XXIV Maggio, tra l’incrocio con Via Tommaso Cannizzaro e Piazza Crisafulli

Le Polemiche

Secondo quanto riportato in un articolo di Fabrizio Bertè su Repubblica, Messina, in piena crisi idrica, sta fornendo acqua a Taormina. Questo accordo, voluto dal sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, ha suscitato la rabbia dei cittadini messinesi. La scrittura privata firmata il 25 marzo da Siciliacque, Comune di Taormina e AMAM, non è stata approvata né dalla giunta né dal consiglio comunale di Messina, sollevando dubbi sulla trasparenza della gestione.

La senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino, ha denunciato l’anomalia come un esempio di gestione poco trasparente. Anche il PD, con i consiglieri comunali Alessandro Russo, Antonella Russo e Felice Calabrò, ha chiesto chiarimenti al sindaco Basile. Alessandro Russo ha richiesto una visita ispettiva alla partecipata AMAM per verificare i dettagli dell’accordo.

Nino Carreri, coordinatore messinese di Sud chiama Nord, ha difeso l’accordo, sostenendo che i disagi sono dovuti alla siccità e non a una cattiva gestione. Tuttavia, Michele Bisignano del gruppo civico Rispetto Messina e Claudio Cardile dell’Adoc hanno sollevato ulteriori preoccupazioni sulla sostenibilità dell’accordo e sulla reale necessità dei 18 litri al secondo destinati a Taormina.

La risposta dell’Amministrazione

Il sindaco Basile ha spiegato che il piano di distribuzione controllata è stato calibrato per rispondere alle esigenze delle zone più colpite dalla crisi idrica. L’obiettivo è migliorare la pressione e aumentare le ore di erogazione nelle zone individuate. “Comprendiamo i disagi e stiamo impiegando tutte le risorse possibili per fornire risposte concrete. Il nostro obiettivo è portare l’acqua a tutti, a qualunque costo,” ha dichiarato Basile.

Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, la questione dell’acqua fornita a Taormina rimane un punto controverso, con cittadini e rappresentanti politici che chiedono maggiore trasparenza e una gestione più equa delle risorse idriche di Messina.

Alle 19 arriva via social la risposta del sindaco sulla sua pagine fb:

In merito all’articolo firmato da Fabrizio Bertè e pubblicato stamattina sull’edizione Palermo di La Repubblica dal titolo “Messina a secco ma l’acqua va a Taormina, la rabbia della città dello Stretto”, smentisco fermamente quanto riportato poiché non corrisponde al vero.
Questa amministrazione sta procedendo a mettere in atto tutte le azioni necessarie per tutelare la propria immagine e reputazione. In un momento così delicato, continuare a strumentalizzare una situazione che è stata ampiamente spiegata e illustrata anche nel corso di apposite conferenze stampa appare da irresponsabili.
La convenzione sottoscritta tra il Comune di Taormina, AMAM e Siciliacque prevede, come abbiamo sempre detto, il solo ruolo di vettoriamento da parte di AMAM, così che la quantità che viene ceduta a Taormina ritorna per intero a Messina. Evidentemente, per chi vuole strumentalizzare e fare sciacallaggio politico, è troppo complicato da comprendere.
Per questo, stiamo predisponendo una conferenza stampa per i prossimi giorni nel punto esatto in cui Siciliacque restituisce la risorsa idrica a Messina, con tanto di misuratore alla mano. Non consentiamo a nessuno, in questo momento, di giocare con i disagi della nostra città. Anzi invito tutti i detrattori a partecipare alla conferenza stampa. A smentirvi ancora una volta saranno i fatti. Poi però ci aspettiamo le vostre scuse alla città.

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