Viadotto Ritiro, CGIL: “Un’opera importante, ma costata cara ai cittadini in termini di disagi”

Dopo 12 anni di lavori ininterrotti, il viadotto Ritiro rappresenta un’opera infrastrutturale fondamentale per la provincia di Messina e per l’intera regione Sicilia. Tuttavia, la CGIL di Messina sottolinea che, nonostante l’importanza dell’infrastruttura, non c’è molto da festeggiare, dato che i lavori hanno comportato numerosi disagi per i cittadini.

“Da quando è iniziato l’iter dei lavori del viadotto Ritiro, sono passati 12 anni. È un’opera di grande rilevanza per la mobilità viaria della Sicilia orientale, ma è costata quasi 30 milioni di euro in più rispetto ai 43 milioni inizialmente previsti,” ha dichiarato Pietro Patti, segretario generale della CGIL Messina. “Durante questi anni, i messinesi hanno pagato un prezzo alto in termini di disagi.”

La CGIL Messina evidenzia come le gallerie fatiscenti e i tratti stradali ancora dissestati continuino a comportare alti costi sociali ed economici. Anche il Consorzio per le Autostrade Siciliane (CAS) ha affermato che per sistemare tutte le infrastrutture stradali gestite dall’ente regionale sono necessari 3.2 miliardi di euro.

“Gioiremo quando saranno garantiti ai cittadini e alle cittadine il diritto a una mobilità di qualità insieme ad altri diritti essenziali, come il diritto alla salute e il diritto all’acqua,” ha concluso il segretario generale Patti.

La CGIL Messina invita quindi a considerare la piena operatività del viadotto Ritiro come solo uno dei passi necessari verso una mobilità migliore e un miglioramento generale delle infrastrutture e dei servizi essenziali nella regione.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it