E’ stata inviata una nota stampa congiunta dell’Amministrazione comunale e di Messina Social City sui Tirocini d’Inclusione Sociale, in particolare su quanto dichiarato dal consigliere Libero Gioveni. Il problema esiste, ma per l’amministrazione è stata fatta soprattutto confusione.
“In risposta alle recenti dichiarazioni del consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, riguardanti la presunta ‘ennesima beffa’ ai danni dei tirocinanti e la cancellazione dell’Assegno di Inclusione (ADI) da parte dell’INPS, – si legge nella nota -l’Amministrazione Comunale e l’Azienda Speciale Messina Social City intendono fare chiarezza sulla situazione e sulle normative vigenti. Il consigliere Libero Gioveni ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sospensione dell’ADI per i tirocinanti, affermando che la mancata comunicazione della variazione occupazionale entro 30 giorni non è applicabile ai tirocini, in quanto non considerati lavoro dipendente. Questa affermazione, tuttavia, si basa su normative che erano valide durante il periodo del Reddito di Cittadinanza. La normativa vigente relativa all’assegno d’inclusione, proposta dal governo di cui Gioveni fa parte e che quindi dovrebbe conoscere, stabilisce chiaramente, all’art. 3 comma 7 del dl n. 48 2023 convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023 n. 85, che in caso di partecipazione a percorsi di politica attiva del lavoro che prevedano indennità o benefici di partecipazione comunque denominati la cumulabilità con il beneficio ADI è riconosciuta entro il limite massimo annuo di 3.000 euro lordi, in buona sostanza superata questa soglia, l’importo dell’ADI verrà rideterminato. Questa normativa è stata introdotta per garantire trasparenza e coerenza nelle politiche attive del lavoro, indirizzando i beneficiari dell’ADI verso percorsi di formazione e inserimento lavorativo. L’azienda Messina Social City, in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, – prosegue il documento – ha immaginato l’attivazione dei tirocini di inclusione sociale come strumento di politica attiva del lavoro (così come previsto dalla direttiva regionale), e non come semplice forma di assistenza. L’obiettivo principale è l’inserimento dei beneficiari in un percorso di autodeterminazione e autonomia, fornendo loro le competenze necessarie per un efficace ingresso nel mondo del lavoro.
L’assessora Alessandra Calafiore “ha espresso il proprio disappunto per la confusione generata dalle dichiarazioni del consigliere Gioveni. È fondamentale, ha affermato l’assessora Calafiore, che chi ha il compito di tutelare i tirocinanti si assicuri che le informazioni diffuse siano corrette e non generino preoccupazioni inutili. Siamo impegnati a fornire tutto il supporto necessario ai nostri tirocinanti affinché possano comprendere e adempiere correttamente agli obblighi previsti dalla normativa vigente”.
Per accelerare la risoluzione del problema della sospensione dell’ADI, i beneficiari devono recarsi presso i CAF o i Patronati per procedere all’invio del modulo “ADI com esteso”, comunicando le somme percepite come partecipazione a percorsi di politiche attive del lavoro, così come previsto dall’art. 3 comma 8 della suddetta normativa. In alternativa, è possibile presentare il modello autonomamente tramite il sito dell’INPS, utilizzando lo SPID. L’Amministrazione Comunale e Messina Social City ribadiscono il loro impegno a supportare i beneficiari del tirocinio d’inclusione e a garantire la corretta applicazione delle normative.
“Siamo sempre disponibili, afferma la presidente Valeria Asquini, a fornire chiarimenti e assistenza per evitare ulteriori malintesi e garantire che tutti i beneficiari possano proseguire il loro percorso di inclusione sociale senza interruzioni e valutando autonomamente e in modo consapevole quale percorso perseguire.”