L’11 Luglio alle ore 17,30 il corpo di San Benedetto da San Fratello detto il Moro Compatrono con Santa Rosalia della città di Palermo, sarà accolto nella Cattedrale palermitana. Questo evento voluto dall’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice e dal Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia Fra Antonino Catalfamo è inserito nei Festeggiamenti in occasione del 400° Festino in onore di Santa Rosalia e nel V centenario della nascita di San Benedetto
Dopo il doloroso incendio del 25 luglio dell’anno scorso che ha colpito gran parte della Sicilia, la Chiesa di Santa Maria di Gesù dei Frati Minori a Palermo è stata totalmente divorata dalle fiamme e il corpo incorrotto di San Benedetto ha subito gravissimi danni, i frati con l’aiuto e la generosità di diversi benefattori, hanno fatto ripulire e ricomporre ciò che è rimasto del corpo del santo francescano, affinché possa essere esposto nuovamente alla venerazione dei molti fedeli.
Ad occuparsi della ricomposizione e ricostruzione del corpo è stato il Maestro Lineo Tabarin, che ha curato la ricostruzione e ricomposizione dei corpi di vari santi tra cui San Pio da Pietrelcina, Giovanni XXIII e il beato Carlo Acutis e di tantissimi altri uomini e donne di Dio agli onori degli altari.
San Benedetto appoggiato su un cuscino particolare, dove le ossa sono ben visibili, verrà accolto alle 17,30 a Porta Nuova, Via Vittorio Emanuele e sarà portato in processione in Cattedrale dove ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Messina Mons. Giovanni Accola, saranno presenti anche le reliquie di santa Eusochia. La reliquia di San Benedetto ci aiuterà a fare memoria della sua vita; ci aiuterà ad attualizzare la sua presenza in mezzo a noi. Un dono di benedizione per tutti i fedeli e uno speciale segno di predilezione per tutti coloro che lo invocano come patrono e protettore. Pregare di fronte alle reliquie dei santi significa riaffermare la nostra fede impegnandoci alla imitazione del Figlio di Dio, incarnato, morto e risorto, del cui volto sono immagine luminosa i Santi. (Il Sycomoro)