Codacons denuncia disastro sull’A18 Catania-Messina: cantieri pericolosi e code interminabili

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Il Codacons, attraverso il Vice Presidente Regionale Avv. Bruno Messina, ha sollevato un grido d’allarme sulla gestione dei cantieri lungo l’autostrada A18 Catania-Messina, specialmente nel tratto tra Acireale e Giarre. In piena stagione turistica, la situazione è diventata insostenibile per automobilisti e pendolari, con lunghe code e mancanza di misure di sicurezza adeguate nei cantieri.

Secondo quanto denunciato, i lavoratori nei cantieri di manutenzione non indossano le protezioni di sicurezza, esponendosi a gravi rischi. L’Avv. Messina ha evidenziato che “la mancanza di adeguate protezioni mette a rischio la vita e la salute degli operai, richiedendo un immediato intervento del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) per migliorare le pratiche di gestione della sicurezza nei cantieri.”

Il Codacons ha quindi presentato un esposto ai Carabinieri Nucleo Ispettorato del Lavoro e ha inviato una diffida al CAS per chiedere la sospensione delle attività in cantiere fino a che non verranno rispettate le normative di sicurezza. Il tratto interessato, nonostante sia lungo poco più di un chilometro, causa enormi disagi con code che possono durare fino a un’ora, con il rischio di malori tra gli automobilisti a causa delle alte temperature.

Oltre ai problemi di sicurezza, si segnala che gli alberi tagliati sono stati posti tra la corsia d’emergenza e quella di destra, costringendo le auto a percorrere lentamente la corsia centrale, aumentando così il rischio di incidenti. La segnalazione dei cantieri è risultata insufficiente, contribuendo ulteriormente alla pericolosità della situazione.

Il Consorzio Autostrade Siciliane ha previsto la sospensione dei lavori solo dal 15 luglio, ma la preoccupazione è che i disservizi possano riprendere a settembre. Messina conclude che “la situazione è particolarmente grave durante i fine settimana, quando il traffico verso le località turistiche aumenta, mostrando una mancanza di pianificazione e organizzazione, simbolo dell’inefficienza e cattiva gestione delle infrastrutture siciliane.”

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