Eolie, ancora un cadavere trovato tra Salina e Filicudi: è il quarto in quattro mesi

A wreath of flowers floats in the water after Pope Francis threw it into the sea in memory of migrants who never arrived, during his visit to the island of Lampedusa, southern Italy, Monday July 8, 2013. Pope Francis has arrived on the tiny Sicilian island of Lampedusa to greet recently arrived migrants as yet another boatload came ashore carrying 162 Eritreans. Francis came to pray with survivors of the treacherous crossing from Africa and mourn those who have died trying. He flew Monday from Rome to Lampedusa's airport and was traveling by coast guard ship to the island's main port. (AP Photo/Gregorio Borgia)

Il mare continua a restituire i morti che non vogiamo vedere, macabre testimonianze dei naufragi che ormai non trovano posto nemmeno nelle pagine di cronaca. Così un altro cadavere è stato recuperato al largo delle Eolie. Esattamente tra Filicudi e Salina. A lanciare l’allarme è stato un diportista che lo ha notato e segnalato alla guardia costiera.
Il tenente di vascello Fabio Cicero ha immediatamente inviato nel tratto di mare due motovedette e individuata la zona dove è stato effettuato il recupero del corpo,  trasferito a Lipari e poi nella sala mortuaria del cimitero.

Stante le condizioni in cui è stato recuperato non è stato possibile accertarne il sesso e l’etnia, così solo l’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria potrà cercare di stabilirne l’identità.
Si presume che si possa trattare di un migrante, anche se bisognerà attendere le conferme ufficiali.

Si tratta del quarto corpo recuperato nelle Eolie: gli altri tre vennero ritrovati al largo di Vulcano Gelso, tra Vulcano e Capo Milazzo, e al largo di Filicudi. Come si ricorderà di un corpo fu diffuso dalla Procura di Barcellona la foto di un tatuaggio, che permise il riconoscimento dell’uomo da parte del fratello tunisino che si mise in contatto con la capitaneria di porto di Milazzo. Una informazione utile per ricollegare la morte ad un naufragio avvenuto in Sardegna: l’uomo infatti dichiarò che il fratello faceva parte di un gruppo di connazionali partiti da Biserta tra il cinque e il sei febbraio. In quell’occasione l’uomo fu ritenuto credibile poichè oltre al tatuaggio riconosciuto, indicò alla procura alcuni altri tatuaggi che non erano stati diffusi.

Corpi e numeri che sembrano non riguardare il Governo, che proprio con Tunisi ha siglato un accordo unilaterale e dopo sei mesi giusto ieri ha diramato il bollettino che attesta la diminuzione degli sbarchi: -60% rispetto ai primi sei mesi del 2023. Sono infatti 25.345 i migranti sbarcati in Italia nei primi sei mesi del 2024 con una variazione percentuale che raggiunge oltre la metà rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 62.364. È quanto emerge dal cruscotto statistico del Viminale aggiornato al 28 giugno. Il dato è più basso anche rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno 2022, quando i migranti sbarcati erano stati 27.346.

Sicuramente ne sbarcano di meno. I dati delle partenze e dei naufragi purtroppo non sono ufficiali, e neppure stimati.

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