Messina al centro del dibattito su Shipping e Transizione Energetica: opportunità e sviluppo al IVº MID.MED Forum

L’economia del mare può contribuire a rilanciare il ruolo di crocevia della Sicilia nel Mediterraneo. Lungo gli assi di collegamento che vanno da Suez a Gibilterra, passando per il Nord Africa, l’isola può mettere a frutto la sua vocazione transnazionale. In un bacino quanto mai strategico a livello globale, non solo per i flussi merceologici provenienti dal Far East ma anche come hub di collegamento per un’economia, come quella africana, destinata a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Obiettivo ambizioso ma a portata di mano se si riuscirà a favorire l’aggregazione tra mondo della produzione, logistica, trasporti e turismo marittimo della Sicilia.

Parte da questi presupposti la IV edizione di MID.MED Shipping & Energy Forum, presentata questa mattina al Palazzo camerale. Un appuntamento in programma per i prossimi 26 e 27 giugno, che metterà Messina al centro dei principali temi di discussione dello shipping internazionale, attraverso il confronto e gli interventi di prestigiosi rappresentanti del mondo dell’industria marittima, di quello imprenditoriale, scientifico ed accademico. Focus: il futuro economico dell’area dello Stretto, alla luce dei cambiamenti e delle opportunità che si stanno sviluppando nel bacino del Mediterraneo.

Organizzata da Clickutility Team, società leader nazionale nell’organizzazione di eventi e con un know-how ormai consolidato nel settore dello «shipping», in collaborazione con Studio Comelli e con il Propeller Club Port of Palermo, MID.MED Shipping & Energy Forum rappresenta il vertice più a Sud di un ideale quadrilatero di incontri periodici che, da Milano (Shipping, Forwarding&Logistics Meet Industry) a Genova (Genoa Shipping Week) e Napoli (Napoli Shipping Week), rappresentano la più importante occasione di incontro e discussione tra cluster marittimo-logistico e settori produttivi delle rispettive macroregioni di riferimento, con una spiccata proiezione internazionale.

«Il Mediterraneo, a dispetto di un quadro geopolitico in fibrillazione, rappresenta ancora la più grande occasione di sviluppo socio-economico per i nostri territori – spiega l’avv. Francesco Paolo Molinelli, presidente del Propeller Club di Palermo – è qui che si giocheranno alcune delle sfide più importanti del secolo. Dovremo farci trovare pronti, a cominciare da un’analisi puntuale e approfondita della posta in gioco».

Il programma di MID.MED Shipping & Energy Forum prevede una giornata congressuale, che si terrà in Camera di commercio il 27 giugno dalle 9 alle 17, con sessioni tematiche di approfondimento su questioni infrastrutturali, transizione energetica, sviluppo economico dell’area dello Stretto e delle isole del messinese, alternati a momenti di networking e a una visita a bordo di una nave della Marina Militare, giovedì pomeriggio, che in occasione dell’evento attraccherà al porto di Messina. Tre i main topics attorno a cui si concentreranno gli interventi e le varie discussioni: “L’Italia mediterraneo tra infrastrutture e transizione energetica”; “L’area dello Stretto e il suo futuro marittimo: via di transito e comprensorio economico”; “Le isole del messinese: più che una destinazione turistica”.

«Come associazione che già aggrega i principali rappresentanti del cluster marittimo e portuale della Sicilia – prosegue Molinelli – il Propeller di Palermo, attraverso MID.MED Shipping & Energy Forum, punta ad aggiungere un ulteriore tassello a una conoscenza maggiore della “blue economy” e al ruolo che quest’ultima può giocare come leva e moltiplicatore delle potenzialità economiche, sociali e culturali della nostra isola».

«Incuneato tra due mari, il territorio messinese dipende molto dal “Sistema mare” – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – che costituisce una risorsa produttiva di particolare rilievo, strettamente collegata alla sostenibilità ambientale e sociale, oltre che economica. Una filiera all’interno della quale operano imprese e persone che basano sulla risorsa “mare” il proprio processo produttivo e il proprio percorso di sviluppo professionale. Il contributo che la Blue Economy fornisce alla provincia messinese in termini di ricchezza produttiva è, certamente, notevole, valutando i risvolti anche sul piano degli effetti moltiplicativi a livello economico e occupazionale. La Sicilia è tra le prime cinque regioni per incidenza di imprese dell’economia del mare sul totale, occupando il terzo posto dietro la Liguria e la Sardegna».

Per prenotare la visita alla nave Militare, scrivere a [email protected]

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