Si terrà mercoledì 19 giugno alle ore 16, presso la Sala Lettura della Biblioteca regionale Universitaria di Messina, la presentazione del testo “Sotto il faro di S. Raineri. Turi Vasile a cento anni dalla nascita”, a cura di Dario Caroniti e Ferdinando Raffaele, Mucchi editore 2024.
Dopo i saluti istituzionali delle Autorità presenti, la dottoressa Tommasa Siragusa introdurrà l’evento. Seguirà la relazione del giornalista Geppi Rippa, direttore di Quaderni Radicali; gli interventi di valore dei Curatori della pubblicazione, l’Accademico Dario Caroniti, docente ordinario di Storia delle Dottrine Politiche presso l’UniMe e il
professor Ferdinando Raffaele, Docente di Filologia e linguistica romanza presso l’Università Kore di Enna, sigilleranno la chiusura dell’iniziativa de “qua”. La giornalista Palmira Mancuso, direttrice di “MessinaOra”, modererà gli interventi.
A cento anni dalla nascita di Turi Vasile, intercorsa a Messina nel 1922, la sua attività artistica è stata oggetto, nel novembre del 2022, di un convegno organizzato dal Dipartimento di Civiltà antiche e moderne e dal Dipartimento di Scienze Politiche e giuridiche.
La pubblicazione in parola raccoglie gli atti delle due giornate, id est: dieci saggi di giornalisti e letterati che delineano l’attività di Turi Vasile, avvalendosi della premessa del professore Giuseppe Giordano, prorettore vicario dell’Università di Messina.
Salvatore Ranieri Vasile, detto Turi, fu scrittore, regista teatrale e autore di programmi radiofonici; ebbe un legame indissolubile con la Sua città natale, Messina, ma anche con la cittadina Capo d’Orlando, ove aveva trascorso i momenti più allegri della sua giovinezza, specie nel periodo estivo.
Per questo non disdegnava mai di tornare in Sicilia, Isola che ricorre nelle sue opere letterarie per le sue tradizioni, i luoghi incantevoli e i miti. Quando a metà degli anni Novanta fu invitato a Messina per partecipare a un convegno in Suo onore, iniziò il Suo intervento con queste parole: ”Sono qui, nella città dove nacqui moltissimi anni fa, ai piedi del faro di San Raineri in quell’uncino di terra che protegge il porto e che ora ha, alla sua punta, la Madonnina
dorata”.