Enzo Basso, giornalista professionista e fondatore del settimanale “Centonove”, ci offre una nuova prospettiva sulla crisi della stampa nel suo ultimo libro, I Gazzettieri (Giustiziamara Vol. 10) edizioni Clipping, 10 euro, in distribuzione nelle edicole siciliane e su Amazon. Questo viaggio-inchiesta parte dalle storie dei giornali isolani, focalizzandosi in particolare sulla situazione dei tre principali quotidiani siciliani: La Sicilia, Il Giornale di Sicilia e La Gazzetta del Sud.
La crisi della carta stampata, tema centrale del libro, trova nel Sud Italia una delle sue manifestazioni più gravi. Basso sottolinea un dato sorprendente: i tre quotidiani siciliani, sommati, non raggiungono neanche la diffusione delle 25.000 copie dell’Unione Sarda di Cagliari. Ancora più impressionante, insieme non superano le 18.000 copie vendute da La Nuova Sardegna di Sassari, la seconda città sarda.
Ma qual è la causa di questa drastica diminuzione delle vendite in un’isola con una popolazione di cinque milioni di abitanti, rispetto al milione e mezzo della Sardegna? Basso esplora questa domanda attraverso un’analisi dettagliata e critica. “Una crisi che è anche di credibilità e di disaffezione verso il prodotto giornale” spiega l’autore. La riduzione delle vendite è andata di pari passo con la crescita dei servizi informativi online, che hanno eroso la base dei lettori tradizionali dei giornali cartacei.
La situazione siciliana è parte di un problema più ampio che colpisce l’intero Sud Italia, comprendendo anche Calabria e Puglia. Basso evidenzia come Il Quotidiano del Sud in Calabria non certifichi le sue copie, e come La Gazzetta del Mezzogiorno di Bari, dopo essere passata a una nuova gestione post-dissequestro, venda solo 5500 copie. Queste testate, insieme a molte altre, si rivolgono al Dipartimento della legge sull’editoria per ottenere finanziamenti, un segno evidente delle difficoltà finanziarie che affrontano.
Basso non è nuovo a queste inchieste. Vive e lavora a Messina, e la sua carriera è ricca di investigazioni internazionali che hanno portato al recupero di reperti archeologici trafugati in Sicilia e venduti a grandi musei americani. Ha raccontato per 25 anni le cronache politiche e giudiziarie della Sicilia, pubblicando diversi instant book, tra cui Il Caso Ciancio e My name is Francantonio.
I Gazzettieri è dunque non solo un’analisi della crisi della carta stampata, ma anche un richiamo all’importanza del giornalismo locale e alla necessità di recuperare la credibilità e l’interesse dei lettori. Il libro di Basso invita a riflettere sul ruolo dei media nella società moderna e sulla necessità di preservare una stampa libera e indipendente, capace di raccontare le storie e le vicende del proprio territorio con autenticità e rigore.