“14 miliardi per realizzare un’opera che tecnicamente non è realizzabile, che massacra l’ambiente non soltanto quello geografico ma anche quello umano con intere deportazione di migliaia di famiglie. Un’opera che insiste per una parte, quella calabrese, sulla falda sismica essendo la zona di Messina esposta ai terremoti. 14 miliardi per un’opera faraonica che sembra un’opera coloniale. Alla Calabria e alla Sicilia si dà una grandissima opera che non si riuscirà mai a realizzare e che impegna 14 miliardi dei quali se ne spenderanno due o tre miliardi soltanto per pagare qualche progettista scelto probabilmente da qualche politico compiacente.
Immaginiamo 14 miliardi collocati nel clima del porto di Genova! È ammissibile che si attrae l’attenzione su quest’opera faraonica dal sapore coloniale e poi si consente che per andare da Trapani a Messina occorre più tempo che per andare da Roma a Milano? Tra l’altro utilizzando soldi dal Fondo sociale di coesione, utilizzando 11 miliardi di risorse dello Stato ed utilizzando un miliardo e mezzo di risorse delle Regioni Calabria e Sicilia. Io mi auguro che i governatori della Sicilia e della Calabria la smettano di comportarsi come gli ascari d’Abissinia che si accontentavano di promesse di opere faraoniche e di qualche obolo”. Lo ha detto Leoluca Orlando, candidato alle Europee per Alleanza Verdi Sinistra circoscrizione Isole, a 24 Mattino su Radio 24.