Cateno De Luca, ancora ricoverato in ospedale, non risparmia critiche pesanti nei confronti dei membri della giunta Basile e dei presidenti delle partecipate. “Non dimentico le mie radici, quando l’acqua del torrente Fiumedinisi sembrava champagne. Molti miei collaboratori e rappresentanti istituzionali sembrano aver dimenticato da dove venivano e cosa facevano prima di incontrare me, si sono accontentati e addomesticati”, afferma De Luca.
Il politico dichiara di aver discusso della situazione con il sindaco Federico Basile e annuncia: “Ho deciso che oggi, a nome mio, chiederemo le dimissioni di tutti i membri delle partecipate e degli assessori per avviare un tagliando naturale a due anni dall’insediamento dell’amministrazione Basile. Ho già comunicato al coordinatore regionale di Sud Chiama Nord, Danilo Lo Giudice, la mia insoddisfazione per il suo operato e per il corso della campagna elettorale, e la mancanza di impegno che ho notato tra molte figure istituzionali che esistono grazie all’azione di Cateno De Luca e Sud Chiama Nord. Sono stanco di circondarmi di persone che diventano parassiti quando sono presenti, ma si disinteressano quando non li guardo.
Lo dico da un letto di ospedale, con l’amarezza nel cuore di non poter fare campagna elettorale e la consapevolezza che non voglio finire in questa condizione a causa di individui che ballano sulla mia disgrazia. Chi deve lasciare Sud Chiama Nord lo faccia ora e venda i propri voti al miglior offerente. Chi ha ruoli istituzionali e non vuole indossare la maglietta della Libertà e fare campagna elettorale, se ne vada ora, perché sono stufo degli opportunisti e di chi sfrutta chi lavora dietro le quinte.
Io sono diventato Cateno De Luca senza compromessi, e se ho permesso a loro di cambiare così, chiedo scusa a loro e ai miei elettori. L’8 e 9 giugno, soprattutto in Sicilia, voglio un voto libero e sincero, il voto di chi veramente mi ama e crede nel mio ruolo di liberatore dalla politica mafiosa”.
Tra le prime reazioni quella di Palmira Mancuso coordinatrice regionale di Più Europa, che su Facebook dichiara: “Cateno De Luca detto Libertà: la libertà di fare quello che dice lui. Il culto di Cateno ha raggiunto l’ apice: a lui non importano ruoli istituzionali, mandati parlamentari. “Io vi ho fatto e io vi distruggo. E chi non è con me è contro di me. E chi dalle istituzioni dove io l’ ho messo non fa campagna elettorale per me ( come invece fanno i più zelanti Basile e Calafiore) è contro di me”. E giù dimissioni per tutti. Ci meritiamo questo noi messinesi? Questa è la fine che fanno i partiti leaderistici. Non solo quello di Cateno. Noi sappiamo aspettare.”