“Per i dipendenti di ATM SpA si avvicina il temuto conguaglio del premio di produzione che in precedenti occasioni ha fatto registrare buste paga prossime allo zero, tali da mettere in seria difficoltà il bilancio familiare dei lavoratori, costretti a ricorrere a prestiti e altre soluzioni urgenti per sopperire all’assenza di una mensilità adeguata a garantire il minimo vitale previsto dalla Legge che il management aziendale ignora con inaudito cinismo. Il premio di produzione che l’azienda in buona percentuale anticipa mensilmente, è viziato da un calcolo farraginoso, a volte incomprensibile, voluto fortemente dalla parte datoriale e teso a rendere pressoché impossibile individuare gli errori che, quando svelati, risultano stabilmente a favore dell’azienda”. Così in una nota i sindacati CISL, UIL, Faisa e Orsa.
“In buona sintesi, se un lavoratore si ammala o per qualsivoglia motivo non raggiunge i livelli di produzione che l’azienda calcola con un sistema personalizzato nel tempo, deve restituire in unica soluzione le somme anticipate nell’arco di sei mesi. Se a ciò si aggiungono le decurtazioni economiche sistematiche relative alle centinaia di sanzioni distribuite con un sistema disciplinare da far west, è facile prevedere che nel mese di aprile molti dipendenti avranno buste paga leggere, se non in negativo, inadeguate a garantire il minimo vitale previsto dalla Legge che ATM SpA ignora impunemente”.
“Gli annunci tattici di sospensione del premio di produzione, più volte minacciate dal management aziendale per intimidire il fronte sindacale – conclude la nota – non saranno sufficienti a impedire a Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e ORSA di denunciare, ancora una volta, la gestione feudale dei lavoratori che si consuma giornalmente all’interno delle mura aziendali. Intanto continuano le pressioni illecite sui lavoratori che non riescono a garantire lo straordinario imposto d’imperio dall’azienda per sopperire alla carenza di personale. Questi ed altri esempi di gestione illegittima del personale, saranno certificati ed esibiti in sede di audizione nella prevista seduta di prima Commissione Consiliare del Comune di Messina, con la speranza che il Sindaco Basile batta un colpo…”